Per i controlli sul sangue donato e trasfuso
Firenze, 5 dic. (askanews) – I controlli sul sangue donato e trasfuso per evitare il rischio di contagio da virus del Nilo occidentale sono costati nel 2022, tra luglio ed ottobre, 205 mila euro alla Toscana, con oltre cinquemila test effettuati ogni mese. Altri 154 mila euro si stima che saranno necessari per il 2023. La giunta regionale ha autorizzato con una delibera presentata dall’assessore Bezzini le messa a disposizione delle risorse all’azienda ospedaliera universitaria senese, centro di qualificazione biologica di riferimento centrale che tramite Estar ha provveduto all’ acquisto per tutto il territorio regionale.
Il virus del Nilo occidentale solo accidentalmente puo’ infettare l’uomo, con assenza di sintomi o al massimo una sintomatologia pseudo-influenzale in soggetti sani, mentre puo’ determinare un quadro piu’ impegnativo in soggetti gia’ compromessi che possono necessitare di trasfusioni. Da giugno il Centro nazionale sangue aveva emanato una nota con cui raccomandava di utilizzare il test come alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che avessero trascorso almeno una notte in zone soggette a sorveglianza. Nell’elencoad agosto erano finite le province di Pistoia e Lucca e la Citta’ metropolitana fiorentina: fortunatamente la Regione Toscana aveva gia’ avviato l’esecuzione del test.
Toscana, spesi da Regione 357 mila euro test virus del Nilo
Firenze, 5 dic. (askanews) – I controlli sul sangue donato e trasfuso per evitare il rischio di contagio da virus del Nilo occidentale sono costati nel 2022, tra luglio ed ottobre, 205 mila euro alla Toscana, con oltre cinquemila test effettuati ogni mese. Altri 154 mila euro si stima che saranno necessari per il 2023. La giunta regionale ha autorizzato con una delibera presentata dall’assessore Bezzini le messa a disposizione delle risorse all’azienda ospedaliera universitaria senese, centro di qualificazione biologica di riferimento centrale che tramite Estar ha provveduto all’ acquisto per tutto il territorio regionale.
Il virus del Nilo occidentale solo accidentalmente puo’ infettare l’uomo, con assenza di sintomi o al massimo una sintomatologia pseudo-influenzale in soggetti sani, mentre puo’ determinare un quadro piu’ impegnativo in soggetti gia’ compromessi che possono necessitare di trasfusioni. Da giugno il Centro nazionale sangue aveva emanato una nota con cui raccomandava di utilizzare il test come alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che avessero trascorso almeno una notte in zone soggette a sorveglianza. Nell’elencoad agosto erano finite le province di Pistoia e Lucca e la Citta’ metropolitana fiorentina: fortunatamente la Regione Toscana aveva gia’ avviato l’esecuzione del test.