Il convegno della Societa’ italiana di Gerontologia e Geriatria
Roma, 1 dic. (askanews) – L’influenza stagionale colpisce ogni anno il 5-10% della popolazione mondiale e secondo le stime dell’Oms ogni anno muoiono nel mondo 250-500mila persone. La stagione dell’influenza e’ alle porte, per questo occorre contrastarla con una campagna vaccinale mirata. E’ stato proprio questo il focus del 67esimo Congresso nazionale della Societa’ Italiana di Gerontologia e Geriatria.
“Dobbiamo pensare che l’influenza esisteva, esiste ed esistera’ – sottolinea Francesco Landi, presidente Sigg -. Purtroppo, o per fortuna, con i sistemi di protezione individuale, abbiamo pensato che l’influenza fosse miracolosamente scomparsa. I dati che ci provenivano dall’Australia ci dimostrano come il picco influenzale e’ molto importante, altrettanto lo sara’ in Europa”.
Consigliata per gli over 65, la vaccinazione e’ importante anche per i soggetti considerati fragili, ovvero affetti da piu’ patologie. Senza vaccino, in caso di infezione, il rischio aumenta. “Sono proprio questi pazienti che sono piu’ a rischio di contrarre l’infezione e di avere eventi avversi che devono vaccinarsi”, prosegue Landi.
In Italia, l’influenza e’ ancora oggi la terza causa di morte per malattia infettiva, preceduta solo da Aids e tubercolosi. Ma quali i vaccini raccomandati? “Oggi il vaccino adiuvato, quadrivalente, rispetto anche al vaccino non adiuvato ad alte dose, ha un vantaggio in termini di protezione sia rispetto all’infezione in se’ che alle complicanze”.
C’e’ poi una questione etica, di diversita’ di trattamento per quella fetta di popolazione anziana che e’ ancora sottoposta alla vaccinazione con vaccini “standard”. “Che ci piaccia o no la politica influenza le scelte sanitarie. Sappiamo che il vaccino e’ distribuito a livello regionale. E’ la regione che decide quale vaccino fare ai propri cittadini. Ma l’impegno etico e’ anche degli operatori sanitari. Sappiamo che in Italia gli operatori sanitari si vaccinano molto poco e l’impegno e’ trovare una strategia che ci fa aumentare la vaccinazione efficace o di livello, ma anche di coloro che ci sono intorno. Ovvero, creare barriera”, conclude il presidente Landi.
Come indicato dal Ministero e’ importante quindi vaccinare gli over 65 e i fragili, categorie indicate come a maggior rischio di infezione e complicanze da influenza.
Ecco perché è importante vaccinarsi contro l’influenza
Roma, 1 dic. (askanews) – L’influenza stagionale colpisce ogni anno il 5-10% della popolazione mondiale e secondo le stime dell’Oms ogni anno muoiono nel mondo 250-500mila persone. La stagione dell’influenza e’ alle porte, per questo occorre contrastarla con una campagna vaccinale mirata. E’ stato proprio questo il focus del 67esimo Congresso nazionale della Societa’ Italiana di Gerontologia e Geriatria.
“Dobbiamo pensare che l’influenza esisteva, esiste ed esistera’ – sottolinea Francesco Landi, presidente Sigg -. Purtroppo, o per fortuna, con i sistemi di protezione individuale, abbiamo pensato che l’influenza fosse miracolosamente scomparsa. I dati che ci provenivano dall’Australia ci dimostrano come il picco influenzale e’ molto importante, altrettanto lo sara’ in Europa”.
Consigliata per gli over 65, la vaccinazione e’ importante anche per i soggetti considerati fragili, ovvero affetti da piu’ patologie. Senza vaccino, in caso di infezione, il rischio aumenta. “Sono proprio questi pazienti che sono piu’ a rischio di contrarre l’infezione e di avere eventi avversi che devono vaccinarsi”, prosegue Landi.
In Italia, l’influenza e’ ancora oggi la terza causa di morte per malattia infettiva, preceduta solo da Aids e tubercolosi. Ma quali i vaccini raccomandati? “Oggi il vaccino adiuvato, quadrivalente, rispetto anche al vaccino non adiuvato ad alte dose, ha un vantaggio in termini di protezione sia rispetto all’infezione in se’ che alle complicanze”.
C’e’ poi una questione etica, di diversita’ di trattamento per quella fetta di popolazione anziana che e’ ancora sottoposta alla vaccinazione con vaccini “standard”. “Che ci piaccia o no la politica influenza le scelte sanitarie. Sappiamo che il vaccino e’ distribuito a livello regionale. E’ la regione che decide quale vaccino fare ai propri cittadini. Ma l’impegno etico e’ anche degli operatori sanitari. Sappiamo che in Italia gli operatori sanitari si vaccinano molto poco e l’impegno e’ trovare una strategia che ci fa aumentare la vaccinazione efficace o di livello, ma anche di coloro che ci sono intorno. Ovvero, creare barriera”, conclude il presidente Landi.
Come indicato dal Ministero e’ importante quindi vaccinare gli over 65 e i fragili, categorie indicate come a maggior rischio di infezione e complicanze da influenza.