Roma, 27 ott. (askanews) – Durante il raid in cui sarebbe stato ucciso il numero uno dello Stato islamico Abu Bakr al Baghdadi, il terrorista più ricercato del mondo avrebbe fatto detonare un giubbotto esplosivo. Lo ha riferito un ufficiale della difesa.Secondo l’emittente americana CNN, che cita due fonti, la conferma ufficiale della morte del “Califfo” è subordinata al risultato delle analisi del Dna e dei dati biometrici che sono in corso.
Il raid nel quale sarebbe morto anche al Baghdadi è stato condotto dalle operazioni speciali Usa. La CIA ha assistito nelle operazioni per localizzare il leader dell’ISIS, ha spiegato una delle due fonti, che è della difesa.
Anche le forze irachene avrebbero dato “importanti informazioni” sulla località siriana in cui si trovava al Baghdadi, secondo quanto riferito da un portavoce delle Operazioni congiunte, il generale Tahseen al Khafaji.
Altre parziali suggerimenti che la notizia della morte di al Baghdadi, più volte dato per ferito o deceduto in passato, possa essere vera, viene da un tweet delle Forze democratiche siriane, un’alleanza in cui hanno parte importante i curdi, secondo il quale c’è stata una “storica” operazione congiunta con gli Usa coronata da “successo”. Tuttavia – spiega la CNN – le FDS non hanno fornito ulteriori dettagli.
Il presidente Donald Trump, il quale ha twittato che “un fatto grosso” è accaduto, dovrebbe fare un importante annuncio alle 9 locali (ore 14 in Italia).
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