SmairtHero, la tecnologia italiana che salva vite umane – askanews.it

SmairtHero, la tecnologia italiana che salva vite umane

Roma, 2 dic. (askanews) – Quello della telemedicina e’ fra i settori piu’ in crescita al mondo. Si stima che entro il 2027, produrra’ utili per oltre 270 miliardi di dollari. Entro quella data, solo negli USA, la spesa sanitaria crescera’ del 5% su base annua e raggiungera’ i 6.000 miliardi di dollari. Insomma, un mercato in pieno fermento e alla continua ricerca di innovazione. Ebbene, questa volta, l’innovazione destinata a rivoluzionare l’intero settore arriva da un’azienda completamente made in Italy anche se con un team dalle importanti esperienze internazionali. “SmairtHero nasce da un desiderio fortissimo: usare la tecnologia per salvare vite umane. Cio’ e’ possibile grazie a un sistema in grado di monitorare in maniera non invasiva i parametri vitali di una persona per segnalare in tempo e senza falsi allarmi una caduta, un incidente o un malessere in modo da poter intervenire tempestivamente. A volte pochi minuti possono fare la differenza per salvare una vita”. A raccontarlo e’ Massimiliano Garruzzo, esperto di Intelligenza Artificiale e sicurezza, nonche’ co-founder e Direttore Scientifico di MAIS, la startup innovativa che ha creato SmairtHero. Come funziona l’algoritmo SmairtHero legge i dati rilevati da un comune dispositivo smart indossabile, ma li analizza servendosi di un potente algoritmo proprietario che e’ in grado di comprendere in pochi secondi se la persona monitorata sta male, se ha il Covid, se sta subendo un’aggressione, se e’ sotto stress o c’e’ una malattia che sta insorgendo. Tutto questo e’ possibile con una precisione del 99,9%. “In termini pratici, SmartHero sa distinguere se un uomo e’ a terra perche’ sta male o si e’ sdraiato per eseguire la manutenzione di un tombino. La capacita’ di riconoscere i falsi positivi e non inviare falsi allarmi, fa la differenza tra noi e tutto cio’ che e’ attualmente in circolazione”, aggiunge Garruzzo. Di recente SmairtHero e’ stata presentata a un importante Ente Governativo americano che ha immediatamente fatto un ordine da mezzo milione di dollari per assicurarsene l’uso. L’accordo e’ riservato, ma possiamo immaginare cosa voglia dire dotare dei militari di una tecnologia che ne rileva con estrema precisione lo stato di salute e capisce al volo se un soldato in missione si trova in pericolo di vita. Il gemello digitale Per poter funzionare, SmairtHero deve imparare a conoscere bene la persona che indossa il biosensore. Questa fase dura due settimane. Un lasso di tempo in cui viene creato un gemello digitale unico e irripetibile dell’individuo monitorato. Su questo clone virtuale l’AI esegue una serie di simulazioni che permettono non solo di rilevare eventuali criticita’, ma di prevenirle in base a segnali silenziosi che normalmente una persona non e’ in grado di rilevare ma che SmairtHero riconosce perche’ corrispondenti a pattern specifici che e’ stato addestrato a individuare. “Il nostro sistema e’ brevettato in USA, in Giappone, in Australia e presto lo sara’ anche in Europa. E’ testato sul campo sia in ambito civile sia militare, ha una certificazione medicale e puo’ analizzare dati che arrivano da dispositivi indossabili ma anche da grandi banche dati di ospedali. La nostra IA elabora queste informazioni diventando un prezioso supporto alla diagnosi dei medici oppure inviando un allarme istantaneo a una centrale operativa”, prosegue. Il mercato di SmairtHero Le applicazioni di questa tecnologia sono sconfinate: istituti ospedalieri e case di riposo che possono monitorare anche da remoto i pazienti cronici e gli anziani, in maniera continua e non invasiva. SmairtHero ha infatti prodotto anche un biosensore proprietario che si puo’ indossare come un normale orologio o portare all’interno di un calzino. Un altro importante ambito di utilizzo e’ quello dei lone worker. Nel mondo ci sono oltre 260 milioni di lavoratori in solitaria che le aziende potrebbero monitorare per rilevare stress e stato di salute: pensiamo a piloti o specialisti delle telecomunicazioni che spesso sono chiamati a svolgere interventi di manutenzione in condizioni pericolose e lontani dal team. A tale riguardo SmairtHero sta gia’ lavorando per fornire la propria tecnologia a 20mila dipendenti di un colosso Telco di livello internazionale. Insomma, tecnologia all’avanguardia al servizio delle persone e un mercato globale da conquistare.
Dic 2, 2022

Con l’Intelligenza Artificiale e che piace al Governo USA

Roma, 2 dic. (askanews) – Quello della telemedicina e’ fra i settori piu’ in crescita al mondo. Si stima che entro il 2027, produrra’ utili per oltre 270 miliardi di dollari. Entro quella data, solo negli USA, la spesa sanitaria crescera’ del 5% su base annua e raggiungera’ i 6.000 miliardi di dollari. Insomma, un mercato in pieno fermento e alla continua ricerca di innovazione.

Ebbene, questa volta, l’innovazione destinata a rivoluzionare l’intero settore arriva da un’azienda completamente made in Italy anche se con un team dalle importanti esperienze internazionali. “SmairtHero nasce da un desiderio fortissimo: usare la tecnologia per salvare vite umane. Cio’ e’ possibile grazie a un sistema in grado di monitorare in maniera non invasiva i parametri vitali di una persona per segnalare in tempo e senza falsi allarmi una caduta, un incidente o un malessere in modo da poter intervenire tempestivamente. A volte pochi minuti possono fare la differenza per salvare una vita”. A raccontarlo e’ Massimiliano Garruzzo, esperto di Intelligenza Artificiale e sicurezza, nonche’ co-founder e Direttore Scientifico di MAIS, la startup innovativa che ha creato SmairtHero.

Come funziona l’algoritmo

SmairtHero legge i dati rilevati da un comune dispositivo smart indossabile, ma li analizza servendosi di un potente algoritmo proprietario che e’ in grado di comprendere in pochi secondi se la persona monitorata sta male, se ha il Covid, se sta subendo un’aggressione, se e’ sotto stress o c’e’ una malattia che sta insorgendo. Tutto questo e’ possibile con una precisione del 99,9%. “In termini pratici, SmartHero sa distinguere se un uomo e’ a terra perche’ sta male o si e’ sdraiato per eseguire la manutenzione di un tombino. La capacita’ di riconoscere i falsi positivi e non inviare falsi allarmi, fa la differenza tra noi e tutto cio’ che e’ attualmente in circolazione”, aggiunge Garruzzo. Di recente SmairtHero e’ stata presentata a un importante Ente Governativo americano che ha immediatamente fatto un ordine da mezzo milione di dollari per assicurarsene l’uso. L’accordo e’ riservato, ma possiamo immaginare cosa voglia dire dotare dei militari di una tecnologia che ne rileva con estrema precisione lo stato di salute e capisce al volo se un soldato in missione si trova in pericolo di vita.

Il gemello digitale

Per poter funzionare, SmairtHero deve imparare a conoscere bene la persona che indossa il biosensore. Questa fase dura due settimane. Un lasso di tempo in cui viene creato un gemello digitale unico e irripetibile dell’individuo monitorato. Su questo clone virtuale l’AI esegue una serie di simulazioni che permettono non solo di rilevare eventuali criticita’, ma di prevenirle in base a segnali silenziosi che normalmente una persona non e’ in grado di rilevare ma che SmairtHero riconosce perche’ corrispondenti a pattern specifici che e’ stato addestrato a individuare. “Il nostro sistema e’ brevettato in USA, in Giappone, in Australia e presto lo sara’ anche in Europa. E’ testato sul campo sia in ambito civile sia militare, ha una certificazione medicale e puo’ analizzare dati che arrivano da dispositivi indossabili ma anche da grandi banche dati di ospedali. La nostra IA elabora queste informazioni diventando un prezioso supporto alla diagnosi dei medici oppure inviando un allarme istantaneo a una centrale operativa”, prosegue.

Il mercato di SmairtHero

Le applicazioni di questa tecnologia sono sconfinate: istituti ospedalieri e case di riposo che possono monitorare anche da remoto i pazienti cronici e gli anziani, in maniera continua e non invasiva. SmairtHero ha infatti prodotto anche un biosensore proprietario che si puo’ indossare come un normale orologio o portare all’interno di un calzino. Un altro importante ambito di utilizzo e’ quello dei lone worker. Nel mondo ci sono oltre 260 milioni di lavoratori in solitaria che le aziende potrebbero monitorare per rilevare stress e stato di salute: pensiamo a piloti o specialisti delle telecomunicazioni che spesso sono chiamati a svolgere interventi di manutenzione in condizioni pericolose e lontani dal team. A tale riguardo SmairtHero sta gia’ lavorando per fornire la propria tecnologia a 20mila dipendenti di un colosso Telco di livello internazionale. Insomma, tecnologia all’avanguardia al servizio delle persone e un mercato globale da conquistare.