Placido è “Orlando”, Vicari: vecchio con la forza di un supereroe – askanews.it

Placido è “Orlando”, Vicari: vecchio con la forza di un supereroe

Roma, 29 nov. (askanews) – Uno straordinario Michele Placido e’ il protagonista del nuovo film di Daniele Vicari “Orlando”, presentato al Torino Film Festival, nei cinema dall’1 dicembre. E’ un uomo che appartiene a quell’Italia rurale che non vediamo mai e che ha le asprezze della montagna in cui vive. Per la prima volta lascia il suo paese quando lo avvisano che il figlio, emigrato in Belgio, e’ malato. Orlando atterra come un marziano al centro dell’Europa, a Bruxelles, dove conosce la nipote, Lyse, interpretata da Angelica Kazankova. Quell’incontro lo mette di fronte ad un ruolo, delle scelte, delle sfide inaspettate. Le affrontera’ a modo suo: con una grande forza che somiglia alla durezza. Il regista spiega: “Di Orlando ne ho conosciuti tantissimi, di uomini caparbi, che lottano a mani nude con la terra per trarre qualcosa di importante, per vivere, per farcela, per cavarsela. E’ un modo di affrontare la vita a volte, apparentemente un pochino ruvido, invece sono persone straordinarie”. “Orlando” e’ una favola moderna, in cui si incontrano un mondo arcaico e la modernita’ di un futuro ancora da costruire, e in cui due individui apparentemente distanti scoprono di avere bisogno l’uno dell’altro. “Lyse e’ una bambina di 12 anni, che e’ tutto futuro, e’ tutto vita, e’ tutto desiderio di farcela, desiderio di andare oltre e quindi in qualche modo questa e’ una chance anche per Orlando. Ma perche’ la coglie? Perche’ gli uomini come lui sono indistruttibili, quindi e’ un po’ un supereroe” spiega Vicari. “Il racconto ti porta a considerare e a farti la domanda su cosa e’ l’Europa perche’ un uomo di 75 anni a Bruxelles deve lavorare per potercela fare”. Vicari ha dedicato questo film a Ettore Scola, un uomo della stessa generazione dell’Orlando del film: “Aveva un Orlando dentro di se’ molto chiaro, molto netto. Un Orlando che pero’ ho dentro anche io e abbiamo tutti un po’ dentro. Quella parte della nostra storia noi stiamo facendo finta che non esista ma in realta’ c’e’. E Ettore, siccome era un grande autore, sapeva perfettamente che c’era, e l’ha anche raccontata nei suoi film”.
Nov 29, 2022
Dall’1 dicembre nei cinema il film presentato a Torino

Roma, 29 nov. (askanews) – Uno straordinario Michele Placido e’ il protagonista del nuovo film di Daniele Vicari “Orlando”, presentato al Torino Film Festival, nei cinema dall’1 dicembre. E’ un uomo che appartiene a quell’Italia rurale che non vediamo mai e che ha le asprezze della montagna in cui vive. Per la prima volta lascia il suo paese quando lo avvisano che il figlio, emigrato in Belgio, e’ malato. Orlando atterra come un marziano al centro dell’Europa, a Bruxelles, dove conosce la nipote, Lyse, interpretata da Angelica Kazankova. Quell’incontro lo mette di fronte ad un ruolo, delle scelte, delle sfide inaspettate. Le affrontera’ a modo suo: con una grande forza che somiglia alla durezza.

Il regista spiega: “Di Orlando ne ho conosciuti tantissimi, di uomini caparbi, che lottano a mani nude con la terra per trarre qualcosa di importante, per vivere, per farcela, per cavarsela. E’ un modo di affrontare la vita a volte, apparentemente un pochino ruvido, invece sono persone straordinarie”.

“Orlando” e’ una favola moderna, in cui si incontrano un mondo arcaico e la modernita’ di un futuro ancora da costruire, e in cui due individui apparentemente distanti scoprono di avere bisogno l’uno dell’altro.

“Lyse e’ una bambina di 12 anni, che e’ tutto futuro, e’ tutto vita, e’ tutto desiderio di farcela, desiderio di andare oltre e quindi in qualche modo questa e’ una chance anche per Orlando. Ma perche’ la coglie? Perche’ gli uomini come lui sono indistruttibili, quindi e’ un po’ un supereroe” spiega Vicari. “Il racconto ti porta a considerare e a farti la domanda su cosa e’ l’Europa perche’ un uomo di 75 anni a Bruxelles deve lavorare per potercela fare”.

Vicari ha dedicato questo film a Ettore Scola, un uomo della stessa generazione dell’Orlando del film:

“Aveva un Orlando dentro di se’ molto chiaro, molto netto. Un Orlando che pero’ ho dentro anche io e abbiamo tutti un po’ dentro. Quella parte della nostra storia noi stiamo facendo finta che non esista ma in realta’ c’e’. E Ettore, siccome era un grande autore, sapeva perfettamente che c’era, e l’ha anche raccontata nei suoi film”.