“Dalla prevenzione dei tumori all’importanza della diagnosi e del trattamento precoce”
Roma, 25 nov. (askanews) – I progressi della scienza stanno fortemente modificando il paradigma della prevenzione oncologica, oltre che della presa in carico e del trattamento precoce del paziente. Per quanto riguarda la prevenzione oncologica primaria e secondaria, il 17 novembre 2020 l’OMS ha lanciato la “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” per cancellare definitivamente la malattia entro pochi decenni. Uno dei punti chiave della strategia e’ rappresentato dagli obiettivi “90-70-90” da raggiungere entro il 2030: 90% delle ragazze vaccinate con tutti i richiami previsti contro l’HPV entro i 15 anni di eta’; 70% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e ancora entro i 45 anni di eta’; 90% delle donne con diagnosi di tumore della cervice sottoposte a trattamento.
Per quanto concerne la presa in carico, l’impiego degli IO nei setting precoci di malattia consente piu’ interventi chirurgici con intento curativo, offrendo l’opportunita’ di ridurre il burden complessivo della patologia eliminando procedure e trattamenti futuri laddove il paziente risultasse guarito. Una presa in carico precoce permette al paziente di vivere piu’ a lungo impedendo alla malattia di progredire verso forme piu’ avanzate a prognosi peggiore. L’opportunita’ di evitare trattamenti successivi si traduce in benefici clinici ed economici per il sistema Paese.
Su queste tematiche, partendo dal contesto internazionale e delineando a seguire la migliore applicazione nelle attivita’ nazionali e nell’organizzazione regionale dei servizi, si sviluppera’ il confronto in programma martedi’ 29 novembre, alle ore 11, presso il Palazzo della Regione Lazio (Sala Tevere, Via Cristoforo Colombo 212, ulteriori info su planhealth.it). Un convegno dal titolo “Dalla prevenzione dei tumori all’importanza della diagnosi e del trattamento precoce”, i cui lavori, moderati da Carla Bruschelli (Specialista in Medicina Interna, Ricercatrice clinica, Docente di Metodologia Clinica presso l’Universita’ La Sapienza di Roma), si avvieranno con l’introduzione di Roberto Ieraci (Responsabile scientifico Campagna di Vaccinazione Regione Lazio). A seguire, previsti gli interventi di Alessio D’Amato (Assessore alla Sanita’ Regione Lazio), Walter Ricciardi (Board Cancer Europeo), Alessandra Barca (Dirigente Area Prevenzione Direzione Sanita’ Regione Lazio), Francesco Cognetti (Presidente FOCE e Coordinatore del Forum delle Societa’ Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani FoSSC), Marco Marchetti (Responsabile Health Technology Assessment), Marina Panfilo (Policy & Communication Director, MSD Italia),Marina Cerimele (Direttore Generale IFO Regina Elena).
Sanità Lazio, il 29 novembre convegno sulle nuove sfide dell’oncologia
Roma, 25 nov. (askanews) – I progressi della scienza stanno fortemente modificando il paradigma della prevenzione oncologica, oltre che della presa in carico e del trattamento precoce del paziente. Per quanto riguarda la prevenzione oncologica primaria e secondaria, il 17 novembre 2020 l’OMS ha lanciato la “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” per cancellare definitivamente la malattia entro pochi decenni. Uno dei punti chiave della strategia e’ rappresentato dagli obiettivi “90-70-90” da raggiungere entro il 2030: 90% delle ragazze vaccinate con tutti i richiami previsti contro l’HPV entro i 15 anni di eta’; 70% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e ancora entro i 45 anni di eta’; 90% delle donne con diagnosi di tumore della cervice sottoposte a trattamento.
Per quanto concerne la presa in carico, l’impiego degli IO nei setting precoci di malattia consente piu’ interventi chirurgici con intento curativo, offrendo l’opportunita’ di ridurre il burden complessivo della patologia eliminando procedure e trattamenti futuri laddove il paziente risultasse guarito. Una presa in carico precoce permette al paziente di vivere piu’ a lungo impedendo alla malattia di progredire verso forme piu’ avanzate a prognosi peggiore. L’opportunita’ di evitare trattamenti successivi si traduce in benefici clinici ed economici per il sistema Paese.
Su queste tematiche, partendo dal contesto internazionale e delineando a seguire la migliore applicazione nelle attivita’ nazionali e nell’organizzazione regionale dei servizi, si sviluppera’ il confronto in programma martedi’ 29 novembre, alle ore 11, presso il Palazzo della Regione Lazio (Sala Tevere, Via Cristoforo Colombo 212, ulteriori info su planhealth.it). Un convegno dal titolo “Dalla prevenzione dei tumori all’importanza della diagnosi e del trattamento precoce”, i cui lavori, moderati da Carla Bruschelli (Specialista in Medicina Interna, Ricercatrice clinica, Docente di Metodologia Clinica presso l’Universita’ La Sapienza di Roma), si avvieranno con l’introduzione di Roberto Ieraci (Responsabile scientifico Campagna di Vaccinazione Regione Lazio). A seguire, previsti gli interventi di Alessio D’Amato (Assessore alla Sanita’ Regione Lazio), Walter Ricciardi (Board Cancer Europeo), Alessandra Barca (Dirigente Area Prevenzione Direzione Sanita’ Regione Lazio), Francesco Cognetti (Presidente FOCE e Coordinatore del Forum delle Societa’ Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani FoSSC), Marco Marchetti (Responsabile Health Technology Assessment), Marina Panfilo (Policy & Communication Director, MSD Italia),Marina Cerimele (Direttore Generale IFO Regina Elena).