“Saranno utilizzate prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa
Roma, 25 nov. (askanews) – Per contrastare il caro energia, il Governo potrebbe mettere in campo ulteriori misure, dopo quelle che tutelano famiglie e imprese fino a marzo 2023, se la situazione lo rendera’ necessario. Ad affermarlo e’ il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, precisando che in questo caso sarebbero utilizzate “prioritariamente” risorse derivanti da “eventuali maggiori entrate e risparmi di spesa”. Il Ministro, nella premessa al Documento Programmatico di Bilancio (Dpb) inviato ieri sera a Bruxelles, da un lato tranquillizza le categorie piu’ colpite dall’aumento dei costi dell’energia, dall’altro cerca di rassicurare la Commissione europea allontanando l’ipotesi di intervenire con uno sforamento di bilancio.
“A fine marzo, in vista della predisposizione del Programma di Stabilita’ 2023, il Governo rivalutera’ la situazione e, se necessario – si legge nella premessa al Dpb – attuera’ nuove misure di contrasto al caro energia utilizzando prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa che si manifestassero nei primi mesi dell’anno”.
Nella definizione delle misure per 21 miliardi di euro per contrastare il caro energia e l’aumento dei prezzi nei primi tre mesi del 2023, misure che sono inserite nel ddl di lancio, il governo, riporta il Dpb, ha seguito un approccio ‘mirato’, indirizzando una quota significativa di risorse alle fasce deboli e alle imprese in difficolta’, e ‘temporaneo’, come indicato nelle Raccomandazioni della Commissione europea. Questo significa che “il Governo assuma l’impegno a ridurre e poi eliminare gli aiuti e i tagli alle imposte non appena i prezzi del gas naturale, dell’energia e dei carburanti rientreranno verso livelli in linea con il periodo pre-crisi”.
Manovra, Giorgetti: dopo marzo nuove misure energia se necessarie
Roma, 25 nov. (askanews) – Per contrastare il caro energia, il Governo potrebbe mettere in campo ulteriori misure, dopo quelle che tutelano famiglie e imprese fino a marzo 2023, se la situazione lo rendera’ necessario. Ad affermarlo e’ il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, precisando che in questo caso sarebbero utilizzate “prioritariamente” risorse derivanti da “eventuali maggiori entrate e risparmi di spesa”. Il Ministro, nella premessa al Documento Programmatico di Bilancio (Dpb) inviato ieri sera a Bruxelles, da un lato tranquillizza le categorie piu’ colpite dall’aumento dei costi dell’energia, dall’altro cerca di rassicurare la Commissione europea allontanando l’ipotesi di intervenire con uno sforamento di bilancio.
“A fine marzo, in vista della predisposizione del Programma di Stabilita’ 2023, il Governo rivalutera’ la situazione e, se necessario – si legge nella premessa al Dpb – attuera’ nuove misure di contrasto al caro energia utilizzando prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa che si manifestassero nei primi mesi dell’anno”.
Nella definizione delle misure per 21 miliardi di euro per contrastare il caro energia e l’aumento dei prezzi nei primi tre mesi del 2023, misure che sono inserite nel ddl di lancio, il governo, riporta il Dpb, ha seguito un approccio ‘mirato’, indirizzando una quota significativa di risorse alle fasce deboli e alle imprese in difficolta’, e ‘temporaneo’, come indicato nelle Raccomandazioni della Commissione europea. Questo significa che “il Governo assuma l’impegno a ridurre e poi eliminare gli aiuti e i tagli alle imposte non appena i prezzi del gas naturale, dell’energia e dei carburanti rientreranno verso livelli in linea con il periodo pre-crisi”.