Mosca, 5 apr. (askanews) – Un appello accorato, nel segno dell’amore per l’arte e della tutela del nostro patrimonio culturale. “Sono qui a Mosca perchè, con la nostra mostra di Artigianato e Palazzo, abbiamo deciso di fare una raccolta fondi per le memorie dei russi a Firenze, vale a dire tutto ciò che i russi hanno lasciato in quella città”. Giorgiana Corsini, organizzatrice di Artigianato e Palazzo, porta a Mosca la sua energia indomabile e apre un mondo di relazioni sociali e culturali che ha lasciato in eredità a Firenze monumenti, chiese e icone dal valore inestimabile. Ma che il tempo tiranno, sta lentamente consumando.
Accolta in ambasciata dal capo missione Pasquale Terracciano e dalla moglie Karen Terracciano Lawrence, la principessa Corsini ha illustrato l’urgenza per un intervento che richiede grande attenzione. “C’è una meravigliosa chiesa ortodossa – spiega – bellissime tombe monumentali, ormai a pezzi e bisognose di gran restauro, tutti gli oggetti più belli della collezione Demidov, che sono stati comprati alla grande vendita Demidov all’inizio del 900 da un inglese che li ha messi nel suo museo a Firenze, che è anche la più grande collezione di oggetti monumentali in malachite, al di fuori della Russia. Hanno bisogno di manutenzione, di restauro. Soprattutto il cimitero ha bisogno di grande opera di restauro. Un’opera di sensibilizzazione per noi fiorentini, per riportare anche a galla le memorie dei russi, che sono stati importantissimi a Firenze”.
I Demidov, splendidi anfitrioni della società fiorentina nella grandiosa villa di San Donato in Polverosa prima, in quella medicea di Pratolino poi come nelle sale di palazzo Serristori, furono davvero una famiglia munifica sull’Arno. Destinarono grosse somme di denaro per finanziare grandi progetti di alcuni illustri monumenti, come la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e quella della Basilica di Santa Croce. Firenze li ricambiò intitolando a loro la piazza affacciata sull’Arno dove fu collocato lo splendido monumento dello scultore neoclassico Lorenzo Bartolini (1777-1850), dedicato dai figli al padre principe Nicola Demidov, ambasciatore a Firenze dello zar Alessandro I.
Anche grazie a loro, vi soggiornarono durante i loro viaggi per l’Europa personalità artistiche di primo piano come Fedor Dostoevsky, Piotr Tchaikovsky e Lev Tolstoi, che pare si sia recato nel 1891 a Firenze per partecipare ad un convegno sulla possibilità di fondere in una le varie chiese cristiane.
Ma oggi, l’eredità lasciata dai Demidov, ricchissimi principi russi proprietari di miniere di malachite, versa in gravi condizioni. Come le stesse tombe monumentali nell’Emiciclo del cimitero evangelico agli Allori, noto ai più poichè vi è sepolta Oriana Fallaci, ma importantissimo poichè raccoglie le spoglie di artisti, pittori e scultori, scrittori e collezionisti d’arte provenienti da tutto il mondo. Compresa Maria Olsufieva Michahelles, personaggio centrale per la vita dei russi in Italia.
Corsini ha spiegato in Ambasciata d’Italia a Mosca tutto questo. Con il trasporto e la partecipazione di chi non si arrende. “Mai stata così accolta, coccolata, portata in giro” dichiara a fine giornata ad askanews.