Le riserve lucane si concentrano su almeno quattro articoli
Milano, 24 nov. (askanews) – L’autonomia differenziata fra le Regioni non puo’ prescindere da un “fondo perequativo”, preludio alla “parificazione” nei “servizi essenziali” e nella “dotazione infrastrutturale che ne e’ in molti casi il presupposto”. Cosi’ il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dopo l’incontro con il ministro Roberto Calderoli per il secondo incontro in Conferenza delle Regioni.
“Le riserve lucane – ha proseguito Bardi – si concentrano su almeno quattro articoli del disegno di legge presentato dal ministro”. Tra questi il terzo, “laddove, in mancanza della determinazione dei Lep, si volesse applicare il criterio della spesa storica. Occorre trovare un diverso criterio perequativo”.
Un altro e’ la clausola di “invarianza finanziaria”, considerata “inaccettabile” senza la garanzia “che non si producano effetti sperequativi”.
Nel mirino c’e’ anche l’articolo otto, sulla “perequazione infrastrutturale”, perche’ la Basilicata chiede un regionalismo differenziato che “garantisca un progressivo obiettivo di perequazione infrastrutturale, adeguatamente finanziato”.
Infine, “forti perplessita’” sono state espresse da Bardi sul quinto comma dell’articolo due, “in quanto non si avrebbe una legge di approvazione, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione, ultimo comma, bensi’ una mera presa d’atto dell’intesa bilaterale”.
Autonomia, Bardi (R.Basilicata): fondo perequativo imprescindibile
Milano, 24 nov. (askanews) – L’autonomia differenziata fra le Regioni non puo’ prescindere da un “fondo perequativo”, preludio alla “parificazione” nei “servizi essenziali” e nella “dotazione infrastrutturale che ne e’ in molti casi il presupposto”. Cosi’ il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dopo l’incontro con il ministro Roberto Calderoli per il secondo incontro in Conferenza delle Regioni.
“Le riserve lucane – ha proseguito Bardi – si concentrano su almeno quattro articoli del disegno di legge presentato dal ministro”. Tra questi il terzo, “laddove, in mancanza della determinazione dei Lep, si volesse applicare il criterio della spesa storica. Occorre trovare un diverso criterio perequativo”.
Un altro e’ la clausola di “invarianza finanziaria”, considerata “inaccettabile” senza la garanzia “che non si producano effetti sperequativi”.
Nel mirino c’e’ anche l’articolo otto, sulla “perequazione infrastrutturale”, perche’ la Basilicata chiede un regionalismo differenziato che “garantisca un progressivo obiettivo di perequazione infrastrutturale, adeguatamente finanziato”.
Infine, “forti perplessita’” sono state espresse da Bardi sul quinto comma dell’articolo due, “in quanto non si avrebbe una legge di approvazione, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione, ultimo comma, bensi’ una mera presa d’atto dell’intesa bilaterale”.