Roma, 29 gen. (askanews) – “Si continua a investire denaro pubblico in opere impattanti e di nessuna risoluzione. È il caso della Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone che non solo non saranno in grado di apportare alcun beneficio ai pendolari e alle pendolari ma che anzi andranno a creare ancor più disagi alla cittadinanza e alla vivibilità di quei territori”. Così la consigliera regionale del Lazio del Polo progressista Alessandra Zeppieri. “Troviamo quantomeno dannoso che si continui a cementificare, che si continui a farlo su progetti obsoleti, ignorando totalmente le richieste e le esigenze che arrivano da chi poi di queste opere ne dovrebbe usufruire e soprattutto non prendendo in considerazione modalità più sostenibili di spostamento. E in particolare durante l’audizione di ieri in Consiglio regionale ho sottolineato quanto sarebbe importante mettere in sicurezza l’esistente e soprattutto investire sul trasporto su ferro poiché è la migliore soluzione, sia dal punto di vista del pendolarismo sia della minimizzazione al massimo dell’impatto sul territorio. La contrarietà alla bretella Cisterna-Valmontone, oltretutto, si arricchisce – spiega – di un nuovo motivo: tra i terreni espropriati ci sarebbe anche quello della strage di Pratolungo. Non si tratta quindi solo di costruire un’opera dannosa e impattante ma di andare anche a cancellare una pagina importante della storia dell’antifascismo. Valori come la libertà, il sacrificio personale e collettivo, l’ideale democratico, verranno sepolti sotto a una coltre di cemento assieme alla natura di quei luoghi, ai posti di lavoro e alle aziende agricole. Spero che un sussulto di dignità colpisca chi sta portando avanti l’opera e la renda, quanto meno, rispettosa di un’Italia antifascista e democratica” conclude Zeppieri.