Milano, 28 gen. (askanews) – “Rispetto a quanto andrà affrontato sul piano delle scelte di fondo, e proprio in materia di ‘rigenerazione urbana’, si dovrà necessariamente mettere mano anche alla Legge regionale 18/2019 attualmente in vigore, che pone criticità interpretative tra la giurisprudenza nazionale e l’attuazione urbanistica dei Comuni”. Così in una nota il capogruppo del Pd nel consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino (Pd), in relazione al ddl Salva Milano.
“In attesa che si compia la discussione sul Salva Milano è importante riprendere alcuni concetti espressi oggi dal sindaco Sala su quanto avverrà a Milano nelle prossime settimane. Il sindaco, in modo molto opportuno, ha ribadito la necessità di provvedere a correzioni importanti delle scelte adottate in materia di Piano di governo del territorio, anche prestando attenzione alle preoccupazioni emerse da più parti in queste settimane rispetto allo sviluppo della città. Sviluppo che ha portato certamente opportunità e lavoro e che ha interessato progetti di rigenerazione urbana giustamente rivendicati dallo stesso Sala, ma che va affrontato prestando un’attenzione molto più marcata alle difficoltà di tanti sul piano economico e sociale” ha sottolineato il capogruppo dem.
“La legge infatti prevede in forma generalizzata incrementi possibili fino al 20% dell’indice di edificabilità e l’abbattimento del 60% degli oneri di urbanizzazione, ma queste misure, in assenza di piani attuativi, generano un carico urbanistico troppo elevato rispetto ai contributi pubblici versati dagli operatori. In altre parole la legge lombarda prevede la possibilità di costruire e realizzare interventi impattanti sul territorio al di fuori di un vero ‘controllo’ esercitato dal pubblico. Spiace constatare che questo tema sia stato in questi mesi totalmente rimosso” ha aggiunto.