Al Teatro Lo Spazio lo spettacolo di teatro-danza che racconta la ciclicità della vita – askanews.it

Al Teatro Lo Spazio lo spettacolo di teatro-danza che racconta la ciclicità della vita

“UHT- Da conservare preferibilmente entro…”
Gen 28, 2025
Roma, 28 gen. – Da venerdì 7 a domenica 9 febbraio, il Teatro Lo Spazio di Roma ospita il debutto di UHT – Da conservare preferibilmente entro… , il nuovo spettacolo di teatro-danza della Compagnia Teatro del Mediterraneo, fondata nel 1986 per volontà della coreografa Donatella Centi e del regista Orlando Forioso e ripresa dal 2023 sotto la Direzione Artistica della danzatrice e coreografa Viola Centi con l’intento di integrare le danze tradizionali del Centro-Sud Italia con il Teatro e le nuove sperimentazioni performative.

Lo spettacolo, dopo un anno di ricerca artistica e con il sostegno del programma di residenze “Road to Nowhere 2023-2024” del collettivo Dare To Share, arriva per la prima volta assoluta al Teatro Lo Spazio di Roma nella sua forma completa.
UHT – Da conservare preferibilmente entro… è una riflessione potente e intima sulla ciclicità dei ritmi di vita: la memoria e il gesto sono al centro di un gioco di conservazione e trasmissione, destinato a durare nel tempo ma anche a trasformarsi e, inevitabilmente, a svanire.
La scena si apre con un’immagine evocativa: è tornato l’inverno, la festa è finita e restano poche luci per strada, gli avanzi in dispensa e gli strascichi di un ricordo felice sulla pelle. In scena quattro donne, interpretate da Viola Centi, Maria Carmen Di Poce, Gabriella Indolfi e Giulia Pesole: chi sono? Cosa le unisce? Insieme, compongono un immaginario collettivo legato alla vita domestica e alla cucina, conducendo gli spettatori in un viaggio attraverso ricordi, suggestioni e rituali quotidiani: dalla preparazione di pietanze all’apparecchiamento della tavola, dalla festa alla preghiera, dalla parola al rito, in attesa di una nuova estate.

I loro corpi narrano il continuo ripetersi delle stagioni, ogni movimento diventa un linguaggio simbolico che racconta la vita di una collettività che, nonostante il passare del tempo, continua a proteggere e a difendere le proprie tradizioni. In attesa di una nuova estate, le donne si
confrontano con la loro memoria, con i ricordi e con il desiderio di preservare ciò che, forse, non può durare per sempre.

“UHT nasce dal desiderio di condividere un viaggio attraverso le memorie collettive e le radici alle quali sentiamo di appartenere, per raccontare le nostre tradizioni e accettare che, come nel telefono senza fili, queste cambiano e mutano con noi”, spiegano le ideatrici del progetto Viola Centi e Gabriella Indolfi. “Il punto di partenza è stata l’indagine attorno al processo di lunga conservazione degli alimenti, come metafora per descrivere attraverso il teatro, la danza e gli elementi del patrimonio coreutico del Centro-Sud Italia, il tramandare di usanze antiche e familiari e il mantenimento di ricordi nel tempo. Dove si depositano e cosa lasciano? Qual è la loro durata? E se la memoria, come il cibo, ha una sua data di scadenza, allora cosa decidiamo di tenere?”.

La regia dello spettacolo è firmata da Viola Centi, mentre la drammaturgia è curata da Gabriella Indolfi. Le coreografie portano la firma del Teatro del Mediterraneo, con una scenografia di Riccardo Fanari in collaborazione con lo Studio Superfluo. Il contributo musicale è di Nicola Centi, che arricchisce l’atmosfera con suoni evocativi che si mescolano al linguaggio corporeo e alla narrazione visiva.