Roma, 21 gen. (askanews) – “La nostra famiglia è molto vicina a quella di Alberto Trentini”. Lo ha detto la mamma di Giulio Regeni, la signora Paola Deffendi, prima di entrare nell’aula bunker di Rebibbia per testimoniare nell’ambito del processo per il sequestro, le torture e l’omicidio del figlio Giulio, avvenuto tra gennaio e febbraio del 2016 al Cairo, in Egitto. Tra pochi giorni ricorre l’anniversario della scomparsa del ricercatore. Alberto Trentini – si ricorda – da oltre due mesi è detenuto in Venezuela. Era in missione a Caracas per conto della ong ‘Humanity & Inclusion’ quando è stato fermato a un posto di blocco alle porte della città e da quel momento non si sa più nulla.