Roma, 16 gen. (askanews) – Carlo Lucarelli torna con una nuova docuserie, “La nave dei folli”, dal 20 gennaio su Sky Arte e in streaming su NOW. Nelle sei puntate lo scrittore ci fa rincontrare Nerone, Camille Claudel, Robert Schumann, Madeleine Pelletier, Cesare Lombroso e Lev Tolstoj, Giovanna di Castiglia, per mostrarci che lo stigma di follia o devianza a loro attribuito era probabilmente infondato.
Attraverso ricostruzioni storiche e esperti di studi psichiatrici fa emergere che si trattava di persone semplicemente fuori dagli schemi dell’epoca, spesso geniali, o semplicemente affette da malattie allora sconosciute. Lucarelli ha spiegato: “Abbiamo deciso di portare sulla nave dei folli che fossero persone che avevano un punto di vista diverso sul mondo, quindi anche una visione diversa del futuro ma soprattutto che il loro modo di essere fossero in contrasto con quelle che erano le convenzioni del presente”. Cosa considerata ancora più grave se si trattava di donne. “Sono donne che si vestono da uomini, sono donne che fanno quello che di solito le donne di solito, in quella società, non dovrebbero fare. – ha detto l’autore – Oltre a essere geniali scultrici o psichiatre o anche personaggi storici, come Giovanna la pazza, sono anche donne che non si comportano da donne secondo la società quindi sono folli”.