Milano, 13 gen. (askanews) – Si celebrerà sabato 10 maggio, a Milano, il Giubileo dei giornalisti e del mondo della comunicazione a livello diocesano, con un convegno in Università Cattolica e un momento di preghiera nella Basilica di Sant’Ambrogio presieduto dall’arcivescovo, mons. Mario Delpini. Questa mattinata sostituirà di fatto il tradizionale dialogo tra l’arcivescovo e i giornalisti in occasione della festa di San Francesco di Sales (24 gennaio), sospeso per evitare sovrapposizioni con il Giubileo del mondo della comunicazione a livello mondiale, che si svolgerà in Vaticano tra il 24 e il 26 gennaio.
La prima parte dell’incontro del 10 maggio si svolgerà in Università Cattolica del Sacro Cuore, dalle ore 9.45, e, dopo il saluto della Rettrice, prof.sa Elena Beccalli, vedrà la partecipazione, insieme a mons. Delpini, di Mario Calabresi, giornalista, scrittore e direttore di Chora Media; Maria Grazia Fanchi, direttrice dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo e professoressa ordinaria di Cinema, Fotografia e Televisione all’Università Cattolica; Donatella Negri, giornalista della TGR Lombardia; Alice Rohrwacher, regista (in attesa di conferma) e Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Al termine del convegno, verso le 12.30, è in programma un momento di preghiera guidato dall’arcivescovo nella Basilica di Sant’Ambrogio, una delle chiese giubilari della Diocesi. L’incontro del 10 maggio segna anche la conclusione del percorso formativo “La parrocchia comunica”, un itinerario di formazione e aggiornamento articolato in quattro appuntamenti (il primo sarà il 22 febbraio), dedicato a tutti coloro che, pur non essendo giornalisti professionisti, si occupano di comunicazione in ambito ecclesiale, in parrocchie, comunità e associazioni.
Il corso di quest’anno, intitolato “Comunicare la Chiesa: una questione (anche) di immagine”, esplora le molteplici sfaccettature e potenzialità della comunicazione visiva, spaziando dai tradizionali materiali stampati alle piattaforme digitali più innovative, come TikTok. L’obiettivo è fornire competenze pratiche e strumenti utili per raccontare in modo efficace la vita parrocchiale e i suoi valori, anche attraverso le fotografie, i video, la grafica.