Puglia, appello Anci a partiti contro norma incandidabilità sindaci – askanews.it

Puglia, appello Anci a partiti contro norma incandidabilità sindaci

“Eliminiamo insieme una norma discriminatoria e antidemocratica”
Gen 10, 2025
Milano, 10 gen. (askanews) – Anci Puglia sollecita con un appello inviato alle segreterie politiche della regione un intervento immediato verso i propri consiglieri regionali, per cancellare la norma che impone ai sindaci e ai presidenti di Provincia di dimettersi con largo anticipo rispetto alle elezioni regionali e alla scadenza del proprio mandato.

“Rivolgiamo un appello unanime e trasversale alle Segreterie politiche dei partiti che compongono la costellazione del Consiglio regionale della Puglia. Ribadiamo con convinzione che l’emendamento relativo alla incandidabilità dei sindaci è un atto ingiusto e discriminatorio, che risulta profondamente lesivo del principio costituzionale di uguaglianza e del diritto democratico di libero accesso alle cariche elettive, nonché del principio, sacrosanto e inviolabile, per i cittadini, di esercitare liberamente il proprio diritto di voto” hanno scritto.

“La disposizione in parola è stata introdotta mediante un emendamento approvato nottetempo nel contesto della manovra di bilancio e con voto segreto, in palese contrasto con i principi di trasparenza e partecipazione democratica. La legge impone ai Sindaci e ai Presidenti di Provincia l’obbligo di dimettersi con largo anticipo rispetto alle elezioni regionali e alla scadenza del proprio mandato, creando una disparità evidente rispetto ad altre categorie di cittadini eleggibili e un ingiusto danno per le comunità amministrate. Questo vincolo penalizza gravemente gli amministratori locali, limitando il loro diritto costituzionale a candidarsi, senza alcuna garanzia di essere inseriti nelle liste, riducendo le possibilità di scelta degli elettori” hanno aggiunto nell’appello.

“Chiediamo alle Segreterie politiche di intervenire immediatamente, sollecitando i propri Consiglieri regionali a rivedere questa norma. È necessario un atto di responsabilità per ripristinare l’equità e garantire la piena partecipazione democratica, cancellando una disposizione che discrimina ingiustamente e – a nostro parere – illegittimamente, un’intera categoria di individui” hanno proseguito.

“Confidiamo che la politica voglia riparare a questa ingiustizia, dimostrando sensibilità e apertura al dialogo e alla competizione elettorale democratica. Pertanto, chiediamo che possano essere adottate iniziative concrete e tempestive, onde evitare che la legittima tutela dei diritti dei Sindaci debba essere portata fino in sede giurisdizionale” hanno concluso i rappresentanti dell’Anci nella nota firmata dalla Presidente Fiorenza Pascazio, dal Vicepresidente Vicario Michele Sperti e dai Vicepresidenti: Noè Andreano, Giovanna Bruno, Onofrio Di Cillo, Luciana Laera.