Roma, 10 gen. (askanews) – Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale e il primo in cui la temperatura media ha superato di 1.5 gradi centigradi il livello preindustriale.
La conferma è arrivata dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), implementato per conto della Commissione europea dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF), i cui scienziati hanno monitorato i principali indicatori climatici e documentato i record di temperatura giornalieri, mensili e annuali senza precedenti per l’anno appena passato.
Il cambiamento climatico indotto dall’uomo rimane il principale responsabile delle temperature estreme della superficie dell’aria e del mare; anche altri fattori, come l’Oscillazione Meridionale El Nino (ENSO), hanno contribuito alle temperature insolite osservate durante l’anno che sarà ricordato anche per eventi climatici estremi, come le alluvioni in Spagna.
Il 2024 ha visto tre stagioni calde da record per il corrispondente periodo dell’anno: l’inverno boreale (dicembre 2023-febbraio 2024), la primavera boreale (marzo-maggio) e l’estate boreale (giugno-agosto); il 22 luglio è stato raggiunto un nuovo record di temperatura media globale giornaliera, pari a 17.16 gradi. Inoltre, la temperatura superficiale marina media annuale sull’oceano extrapolare ha raggiunto il massimo storico di oltre 20 gradi (20.87) gradi, 0.51 al di sopra della media tra il 1991 e il 2020.