Papa: occorre recuperare lo “spirito di Helisinki” – askanews.it

Papa: occorre recuperare lo “spirito di Helisinki”

Istituzioni multilaterali vanno riformate per affrontare nuove situazioni
Gen 9, 2025
Città del Vaticano, 9 gen. (askanews) – “È quanto mai urgente recuperare lo ‘spirito di Helsinki’, con il quale gli Stati contrapposti e considerati ‘nemici’ sono riusciti a creare uno spazio d’incontro, e non abbandonare il dialogo come strumento per risolvere i conflitti”. Lo ha detto stamane Papa Francesco nel suo discorso, nell’Aula della Benedizione del Palazzo Apostolico, ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno.

Al contrario, ha notato nel suo discorso ai diplomatici il Papa, “le istituzioni multilaterali, la maggior parte delle quali è sorta al termine della seconda guerra mondiale, ottant’anni fa, non sembrano più in grado di garantire la pace e la stabilità, la lotta contro la fame e lo sviluppo per i quali erano state create, né di rispondere in modo davvero efficace alle nuove sfide del XXI secolo, quali le questioni ambientali, di salute pubblica, culturali e sociali, nonché le sfide poste dall’intelligenza artificiale. Molte di esse – ha sottolineato – necessitano di essere riformate, tenendo presente che qualsiasi riforma deve essere costruita sui principi di sussidiarietà e solidarietà e nel rispetto di una sovranità paritaria degli Stati, mentre duole constatare che c’è il rischio di una ‘monadologia’ e della frammentazione in like-minded clubs che lasciano entrare solo quanti la pensano allo stesso modo”.

Ciononostante, “non sono mancati e non mancano segni incoraggianti, laddove c’è la buona volontà di incontrarsi”, non ha dimenticato di dire il Pontefice che ha citato il Trattato di pace e di amicizia tra Argentina e Cile, firmato nella Città del Vaticano il 29 novembre 1984, che, “con la mediazione della Santa Sede e la buona volontà della Parti, ha posto fine alla disputa del Canale di Beagle, dimostrando che pace e amicizia sono possibili quando due membri della Comunità internazionale rinunciano all’uso della forza e si impegnano solennemente a rispettare tutte le regole del diritto internazionale e a promuovere la cooperazione bilaterale”.

E, più recentemente, “i segnali positivi di una ripresa dei negoziati per ritornare alla piattaforma dell’accordo sul nucleare iraniano, con l’obiettivo di garantire un mondo più sicuro per tutti”.