Papa: a Gaza situazione ignobile. Inaccettare bombardare civili e bambini – askanews.it

Papa: a Gaza situazione ignobile. Inaccettare bombardare civili e bambini

Non possiamo accettare di vedere bambini morire di freddo
Gen 9, 2025

Città del Vaticano, 9 gen. (askanews) – Papa Francesco ha rinnovato oggi l’appello “a un cessate-il-fuoco e alla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, dove c’è una situazione umanitaria gravissima e ignobile”, chiedendo “che la popolazione palestinese riceva tutti gli aiuti necessari”. Parole pronunciate nelcorso del suo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede incontrato nella Sala delle Benedizioni in Vaticano.

“La guerra è sempre un fallimento! Il coinvolgimento dei civili, soprattutto bambini, e la distruzione delle infrastrutture non sono solo una disfatta, ma equivalgono a lasciare che tra i due contendenti l’unico a vincere sia il male. Non possiamo minimamente accettare che si bombardi la popolazione civile o si attacchino infrastrutture necessarie alla sua sopravvivenza. Non possiamo accettare di vedere bambini morire di freddo perché sono stati distrutti ospedali o è stata colpita la rete energetica di un Paese”, ha insistito il Papa.

“Tutta la Comunità internazionale sembra apparentemente essere d’accordo sul rispetto del diritto internazionale umanitario, – ha poi notato – tuttavia la sua mancata piena e concreta realizzazione pone delle domande. Se abbiamo dimenticato cosa c’è alla base, le fondamenta stesse della nostra esistenza, della sacralità della vita, dei principi che muovono il mondo, come possiamo pensare che tale diritto sia effettivo? È necessaria una riscoperta di questi valori, e che essi a loro volta si incarnino in precetti della pubblica coscienza, affinché – ha concluso – sia davvero il principio di umanità alla base dell’agire. Pertanto, auspico che quest’anno giubilare sia un tempo propizio in cui la Comunità internazionale si adoperi attivamente affinché i diritti inviolabili dell’uomo non siano sacrificati a fronte di esigenze militari”.

“Il mio auspicio è che Israeliani e Palestinesi – ha chiesto Francesco ai rappresentanti degli Stati – possano ricostruire i ponti del dialogo e della fiducia reciproca, a partire dai più piccoli, affinché le generazioni a venire possano vivere fianco a fianco nei due Stati, in pace e sicurezza, e Gerusalemme sia la ‘città dell’incontro’, dove convivono in armonia e rispetto i cristiani, gli ebrei e i musulmani”.