Milano, 9 gen. (askanews) – L’imbrattamento nella notte a Milano del murale che da oltre 20 anni ricorda Sergio Ramelli, studente del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un commando di Avanguardia Operaia, è “un gesto tanto grave, quanto vigliacco. Grave perché colpisce la memoria di un giovane ucciso a causa delle proprie idee, vigliacco perché, chi l’ha compiuto non ha avuto il coraggio di farsi riconoscere”. Così in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.