Veganuary, le ricette dei food creator vegani per iniziare l’anno con gusto e originalità – askanews.it

Veganuary, le ricette dei food creator vegani per iniziare l’anno con gusto e originalità

Sondaggio SumUp: 61% dei ristoratori italiani propone menù con opzioni vegetariane o vegane
Gen 7, 2025
Roma, 7 gen. – Nuovo anno, buoni propositi. Gennaio è il mese del Veganuary, l’iniziativa globale che incoraggia le persone a provare un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale per tutto il mese, un fenomeno in crescita anche in Italia.

Sempre più consumatori scelgono, infatti, di adottare una dieta vegetale, spinti da motivazioni etiche, ambientali e di benessere personale: secondo gli ultimi dati, nel 2024 è vegetariano il 7,2% della popolazione, seguito dal 2,3% di chi si dichiara vegano. Complessivamente, quasi 1 italiano su 10 segue una dieta priva di carne, in netto aumento rispetto al 6,6% del 2023. Tra il 2014 e il 2024, la percentuale di vegani è addirittura quadruplicata .

Questa crescita si riflette anche nelle scelte dei ristoratori: in Italia – secondo un sondaggio SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione – il 61% dei locali propone alternative vegane e/o vegetariane nel proprio menù, una dimostrazione di come la ristorazione stia evolvendo per soddisfare nuove esigenze.

SumUp ha selezionato sette food creator italiani, ciascuno con il suo stile e la sua specializzazione nella cucina “plant based”, per ispirare la creatività dei ristoratori che vogliono accompagnare i propri avventori in questa iniziativa e di chiunque voglia esplorare la cucina vegana con ricette creative, gustose e facili da preparare.

“L’alimentazione vegana, etica e sostenibile è un trend in crescita non solo tra i ristoratori, che stanno sempre più integrando i loro menù con alternative plant based per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori, ma anche nelle case degli italiani, sempre più curiosi di sperimentare e attenti alla sostenibilità”, ha dichiarato Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp. “Da questo punto di vista il Veganuary può essere un importante ‘banco di prova’ sia per i ristoratori che vogliono “testare” la risposta dei propri clienti, sia per chiunque voglia sperimentare la cucina vegana non soltanto quando esce fuori a cena, ma anche nell’esperienza d’acquisto quotidiana al supermercato e nei pasti a casa o in ufficio”.

La bistecca senza carne di Fabiolavegmamy – Conosciuta come Fabiolavegmamy, Fabiola Di Sotto è nota tra i food creator soprattutto per i suoi meal prep vegani, in cui aiuta a pianificare e preparare i pasti settimanali con semplicità, riducendo sprechi e valorizzando ingredienti casalinghi. Propone alimenti base in chiave vegana per offrire un’interpretazione creativa e sana di prodotti tradizionali: è il caso del pane di legumi, delle meringhe senza uova o senza latte, della ricotta di zucca o della bistecca senza carne. Quest’ultima, in particolare, è un’alternativa vegetale emblematica di come pochi ingredienti possano trasformarsi in un piatto versatile e sorprendente: ceci cotti frullati con acqua calda, la dolcezza naturale della rapa rossa e la sapidità del miso. Il tutto arricchito da olio di semi, un mix di odori come timo, aglio e salvia, e l’aroma deciso di spezie per carne e paprika affumicata. Con senape, lievito alimentare, sale affumicato e brodo vegetale secco, più il concentrato di pomodoro, il risultato è una base ricca di gusto e carattere. L’aggiunta di glutine completa l’impasto, trasformandolo in un piatto perfetto da arrostire e cuocere nel brodo per un sapore intenso e avvolgente.

I calamari vegani di Vegnarok: il mare a tavola in chiave vegetale – Quando si parla di cucina vegana, il “sapore” del pesce rischia di essere il grande assente. Vegnarok sfida questa convenzione con una proposta creativa e innovativa: i calamari vegani. Si realizzano utilizzando i cuori di palma, perfetti per replicare la texture originale, che vengono tagliati a rondelle e privati della parte centrale. Dopo essere stati immersi in una pastella a base di acqua, farina e alga nori, vengono ricoperti di panko per una croccantezza irresistibile. Fritti in olio bollente fino a doratura, offrono un’esperienza gustativa sorprendente, dimostrando che anche il mare può trovare spazio nel mondo vegano con risultati straordinari.

La zuppa dal bosco e la frittata di pasta di Mrs. Veggy – Nella bio che accompagna i suoi account social si legge “ricette vegane non sfigate”, ed effettivamente i suoi piatti sembrano la risposta semplice e pratica per chi vuole approcciarsi al Veganuary per la prima volta. Mrs. Veggy annovera tra le sue innumerevoli preparazioni soprattutto primi piatti, come la zuppa dal bosco a base di funghi, ceci e castagne o il riso verze e fagioli da preparare in una sola padella. Tra le sue ricette più amate spunta la frittata di pasta. Nato dall’esigenza di non sprecare gli avanzi, questo piatto – grazie all’aggiunta di spinaci e pastella di ceci – diventa un’opzione completa e nutriente, perfetta anche come schiscetta da portare a lavoro. Che sia mangiata fredda o riscaldata, la frittata di pasta di Mrs. Veggy è la soluzione ideale per un pranzo veloce, sostanzioso e delizioso.

I piatti della tradizione rivisitati in stile veg da “Ladispensavegana” – La cucina di Ilaria Busato, conosciuta sui social come Ladispensavegana, è perfetta per chi ricerca piatti ricchi di sapore tipici della tradizione gastronomica italiana. Primi e secondi sono il cuore delle proposte vegane di Ilaria: spiccano piatti come i calzoni in padella senza lievito, una versione leggera e rapida di un grande classico, gli gnocchi senza patate e senza impasto a base di zucchine, e il polpettone veg, una reinterpretazione del tradizionale polpettone con ingredienti vegetali, ideale per pranzi e cene in famiglia anche durante le festività.

Il caviale vegano di Joysonfiree – Joysonfiree, nickname di Sarah Joyce, è la creatrice di piatti vegani dai colori sgargianti. Le sue ricette spaziano da piatti esotici rivisitati in chiave vegana, come straccetti coreani e udon di patate, a creazioni originali come il caviale vegano a base di alga nori, salsa di soia e agar agar o il panino di parmigiana con melanzane fritte in una pastella di legumi, mozzarella vegetale e sugo di pomodoro. Anche le opzioni dolci non sono quelle classiche, è il caso della panna di soia, perfetta per accompagnare le cioccolate calde durante la stagione invernale. Per prepararla, basta mescolare 235 gr di latte di soia senza zucchero con 200 gr di olio di cocco deodorato, aggiungere un tocco di aroma di vaniglia e 20 gr di zucchero a velo. Il risultato è una panna leggera, deliziosa, ma soprattutto versatile.

La carbonara di patate di Little Vegan Witch – Little Vegan Witch è il nickname di Annalisa Chessa, un epiteto abbastanza calzante considerando le magie che la food creator compie tra i fornelli. Le sue ricette sono davvero originali, perfette per chi cerca un’esperienza culinaria fuori dal comune. La sua cucina è un mix di creatività e audacia, con piatti che sorprendono per l’abbinamento di ingredienti e tecniche, come la carbonara di patate, una reinterpretazione vegana del classico piatto romano, che usa le patate per ottenere una cremosità sorprendente, le zucchine tonnate, la maionese alle fragole, o la zuppa al burro di arachidi, un piatto ricco e avvolgente, che fonde sapori esotici e comfort food. Alternative ideali per chi vuole esplorare nuovi sapori e osare in cucina, rendendo il Veganuary un’occasione per scoprire piatti unici che sfidano le convenzioni.

Con Rucoolaaa non si butta via niente – Molte ricette vegane richiedono l’uso di ingredienti di alta qualità e ben selezionati, ma c’è anche un modo creativo per rendere utile ciò che normalmente verrebbe scartato. Rucoolaaa, con il suo approccio antispreco, ci insegna come trasformare gli avanzi in deliziose ricette, come l’hummus fatto con torsoli di zucchine, il pesto a base di barba di finocchio, o le frittelle di bucce di melanzana, un esempio perfetto di sostenibilità e gusto. Con l’aggiunta di farina di ceci e farina di fave, queste frittelle non solo valorizzano gli scarti, ma offrono anche un buon apporto proteico. A rendere l’impasto ancora più speciale, l’utilizzo della birra sgasata avanzata in frigorifero, ideale per ottenere una frittura leggera e ricca di bolle. Un’idea semplice e geniale per dare nuova vita agli ingredienti dimenticati!