Parità di genere, Regione Toscana lancia il progetto “Cross” – askanews.it

Parità di genere, Regione Toscana lancia il progetto “Cross”

Costruire Relazioni e Orizzonti Senza Stereotipi
Gen 7, 2025
Firenze, 7 gen. (askanews) – Dall’elaborazione dei bilanci di genere negli enti locali alle attività di sensibilizzazione nelle scuole per coinvolgere fino a 5mila studentesse, studenti e docenti: questi i pilastri di “Cross” (Costruire Relazioni e Orizzonti Senza Stereotipi), il nuovo progetto triennale promosso dalla Provincia di Pisa e sostenuto dalla Regione Toscana nell’ambito del rifinanziamento della legge regionale sulla Cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).

Presentato oggi a Pisa dall’assessora regionale all’istruzione e alle pari opportunità Alessandra Nardini e dal presidente della Provincia Massimiliano Angori, il progetto ha ottenuto un finanziamento di oltre 592mila euro grazie al bando regionale lanciato nella primavera scorsa e sarà operativo da marzo 2025.

Con i bilanci di genere, gli enti locali selezionati analizzeranno l’impatto delle proprie politiche in materia di uguaglianza e avranno uno strumento strategico per programmare azioni che garantiscano parità di opportunità. Parallelamente, il progetto coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale, con attività organizzate in collaborazione con le Conferenze zonali per l’educazione e il terzo settore.

Sono previsti laboratori sui temi della parità e della decostruzione degli stereotipi, attività pomeridiane nelle scuole primarie e secondarie, percorsi di orientamento sensibili alle differenze di genere e iniziative di formazione per docenti ed educatori. Inoltre, le famiglie saranno coinvolte in azioni di sensibilizzazione, a partire dai nidi dell’infanzia.

“Il rifinanziamento della legge 16 è stato un impegno centrale di questa legislatura”, ha affermato Nardini, ricordando che il bando triennale è finanziato con oltre 5,7 milioni di euro, più del doppio rispetto alla prima sperimentazione del 2022. “Vogliamo sostenere gli enti locali che, attraverso il bilancio di genere, intendono rivedere le proprie scelte per garantire pari opportunità. Allo stesso tempo, puntiamo sull’educazione nelle scuole, perché è lì che si possono innescare cambiamenti culturali non più rinviabili”.