Con 40 anni di esperienza nel settore dell’ingegneria e della consulenza ambientale, ambiente spa è un partner affidabile per le aziende che desiderano realizzare il proprio Report di Sostenibilità in conformità con la Direttiva Europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).
Un nuovo scenario
Lo scorso 25 settembre è entrato in vigore il decreto legislativo 125/2024, con cui l’Italia ha recepito la Direttiva Europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).
Questa normativa presenta nuove regole per la rendicontazione di sostenibilità, ampliando significativamente il numero di aziende coinvolte e introducendo il concetto di “doppia materialità”. Cosa cambia con la CSRD? La CSRD segna un passo in avanti rispetto alla precedente direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive). Non si tratta più solo di rendicontare informazioni non finanziarie, ma di integrare la sostenibilità nel cuore delle strategie aziendali.
Uno dei cambiamenti più rilevanti è l’introduzione del concetto di “doppia materialità”. Le aziende non dovranno più considerare solo i rischi ESG che possono influenzare le loro performance finanziarie (“materialità finanziaria”), ma anche l’impatto che le loro attività hanno sull’ambiente e sulla società (“materialità dell’impatto”).
Quali aziende sono coinvolte?
La CSRD si applica a un numero crescente di aziende, secondo la seguente timeline: Esercizi finanziari a partire dal 1° gennaio 2025: grandi aziende già soggette alla NFRD (con più di 500 dipendenti e quotate in mercati regolamentati); Esercizi finanziari a partire dal 1° gennaio 2026: grandi aziende non quotate con più di 250 dipendenti e un bilancio di oltre 20 milioni di euro o un fatturato netto di oltre 40 milioni di euro; Esercizi finanziari a partire dal 1° gennaio 2027: PMI quotate in mercati regolamentati (con l’opzione di posticipare l’applicazione al 1° gennaio 2028); Esercizi finanziari a partire dal 1° gennaio 2028: piccole e non complesse istituzioni di credito e imprese di assicurazione. Quali informazioni devono essere fornite nel report di sostenibilità? Le aziende dovranno fornire informazioni dettagliate e standardizzate sulle proprie performance ESG, includendo dati su una vasta gamma di tematiche, tra cui: governance (struttura del consiglio di amministrazione, diversità, remunerazione, gestione dei rischi, sistemi di controllo interno, codice etico), strategia (integrazione della sostenibilità nella strategia aziendale, obiettivi di sostenibilità a breve, medio e lungo termine, analisi di materialità, stakeholder engagement), ambiente (emissioni di gas serra, consumo di acqua e di energia, gestione dei rifiuti, inquinamento, biodiversità, economia circolare), sociale (rispetto dei diritti umani, salute e sicurezza sul lavoro, pari opportunità, diversità e inclusione, sviluppo delle competenze, relazioni con le comunità locali), indicatori di performance (indicatori chiave per misurare le performance di sostenibilità, allineati agli standard ESRS).
La Direttiva prevede l’adozione di standard europei di rendicontazione (ESRS), elaborati dallo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Questi standard garantiranno la coerenza e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità a livello europeo.
Ambiente spa Società Benefit è al fianco delle imprese in questo percorso di cambiamento, offrendo soluzioni e servizi per la rendicontazione di sostenibilità e l’integrazione delle pratiche ESG.