Sardegna, Todde: sono al lavoro, legittimata ad andare avanti – askanews.it

Sardegna, Todde: sono al lavoro, legittimata ad andare avanti

  “Sentiti Conte e Schlein, andiamo avanti con forza”
Gen 4, 2025
 

Roma, 4 gen. (askanews) – “Sono serenamente al lavoro, come potete vedere, dopo anche un confronto con la mia maggioranza. Ovviamente l’atto amministrativo, arrivato dalla Corte di appello, seguirà il suo percorso e sarà gestito dai miei avvocati. Ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura ed anche nei confronti del comitato che mi ha rappresentato per le elezioni. Posso dire che ho la piena motivazione e la piena legittimazione di continuare a lavorare per i sardi e così farò”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, nel corso di una conferenza stampa dopo il vertice con i capigruppo di maggioranza sul caso della decadenza. Il video dell’incontro con i media è stato pubblicato dall’Unione Sarda. “Noi siamo stati eletti per servire i sardi, e questo faremo finché non ci sono atti definitivi. Il tema della legittimazione non si pone finché non ci sono atti definitivi”, ha continuato Todde.

“Credo che sia importante distinguere il piano politico da quello amministrativo e giudiziario. Ho piena fiducia nella magistratura, come deve essere essendo io una persona lineare e per bene. Poi le dinamiche della politica non devono entrare nei contesti giudiziari od amministrativi, sono proprio mondi distinti”.  Ha sentito Conte e Schlein?, è stato chiesto. “Li ho sentiti, chiaramente ho il supporto della mia forza politica e di tutte quelle della mia maggioranza che stanno lavorando per sostenermi”. Se lo aspettava? Prima un grande sorriso della presidente e poi ha spiegato: “Credo che queste cose vadano affrontate. Ed avere la forza della verità e dei fatti. So lavorare solo così”. Rispetto all’incontro di oggi ha spiegato: “Ci siamo confrontati sulla nostra azione, che va avanti con forza”. Comunque “dal punto di vista del mio percorso, farò tutto ciò che i miei avvocati ritengono corretto per difendermi nelle sedi opportune. Il ricorso è assolutamente normale. I miei avvocati non condividono le osservazioni (della corte d’appello, ndr), non entro nel merito perché non è mio compito. Posso dire che le mie spese sono state gestite da un comitato elettorale, io personalmente non ho sostenuto alcuna spesa e sono forte di questo, e del fatto che ho condotto una campagna elettorale assolutamente legittima”.