Roma, 2 gen. (askanews) – L’ambasciata iraniana a Roma, in seguito alla convocazione oggi alla Farnesina dell’ambasciatore Mohammed Reza Sabouri in relazione all’arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala, ha detto che Teheran s’attende che venga accelerata “la liberazione del cittadino iraniano detenuto, vengano fornite le necessarie agevolazioni assistenziali di cui ha bisogno”.
“Questa mattina, giovedì 2 gennaio 2025, S. E. Sig. Mohammad Reza Sabouri, Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma, su invito del signor Riccardo Guariglia Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Affari d’Italia, ha avuto con lui un incontro presso lo stesso Ministero. In questo amichevole colloquio si è discusso e scambiato opinioni sul cittadino iraniano Mohammad Abedini, detenuto nel carcere di Milano con false accuse e della Signora Cecilia Sala, cittadina italiana, detenuta in Iran per violazione delle leggi della Repubblica islamica dell’Iran”, ha scritto su X l’ambasciata iraniana, mettendo in relazione le due vicende.
“L’ambasciatore del nostro Paese – ha continuato la sede diplomatica iraniana – ha annunciato in questo incontro che sin dai primi momenti dell’arresto della signora Sala, secondo l’approccio islamico e sulla base di considerazioni umanitarie, tenendo conto del ricorrente anniversario della nascita di Cristo e dell’approssimarsi del nuovo anno cristiano, si è garantito l’accesso consolare all’ambasciata italiana a Teheran, sono state inoltre fornite alla signora Sala tutte le agevolazioni necessarie ,tra cui ripetuti contatti telefonici con i propri cari e ci si aspetta dal governo italiano, che reciprocamente oltre ad accelerare la liberazione del cittadino iraniano detenuto, vengano fornite le necessarie agevolazioni assistenziali di cui ha bisogno”.