Roma, 31 dic. (askanews) – Alla comparsa del Covid-19, la Cina ha “condiviso informazioni sull’epidemia e sulla sequenza genetica del virus con l’Oms e la comunità internazionale”, mettendo anche a disposizione la propria “esperienza in materia di prevenzione, controllo, diagnosi e cura senza riserve”. E’ quanto ha dichiarato oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, nel briefing con la stampa.
Ieri il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sollecitato Pechino “a condividere i dati in modo da poter comprendere le origini del Covid-19”, affermando che si tratta di “un imperativo morale e scientifico” perché “senza trasparenza, condivisione e cooperazione tra i Paesi il mondo non può prevenire e prepararsi adeguatamente a future epidemie e pandemie”. “Per quanto riguarda il tracciamento dell’origine del Covid-19 – ha replicato oggi Mao, citata dal Global Times – la Cina ha condiviso la maggior parte dei dati e dei risultati della ricerca e ha dato il maggiore contributo alla ricerca globale sul tracciamento delle origini del Covid-19”. La portavoce ha quindi ricordato che “esperti internazionali dell’Oms hanno dichiarato più volte che durante le loro visite in Cina hanno visitato tutti i luoghi desiderati, incontrato tutte le persone interessate e analizzato tutto il materiale pertinente”.