Roma, 20 dic. (askanews) – È stata inaugurata al WeGil di Roma, dove rimarrà fino al 6 giugno 2025, la mostra “Warhol Banksy”. Oltre 100 opere che vogliono documentare il percorso innovativo e rivoluzionario di due grandi artisti che hanno cambiato il modo di vivere l’arte degli ultimi 50 anni: Andy Warhol e lo street artist britannico Banksy. A curarla Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta:
“Un confronto necessario in un momento storico in cui Cattelan prende una banana e la appiccica al muro e viene valutata 6 milioni di dollari”, ha spiegato Stagnitta. “É un confronto che ci fa capire che l’arte da oggetto diventa evento”, ha aggiunto.
Il favoloso mondo di Andy Warhol, l’artista più fotografato al mondo, famoso e onnipresente, incontra l’anonimo Banksy, che ha reso la sua arte un evento mediatico mondiale. Entrambi diventano due brand, consapevoli o meno. La curatrice De Gregori:
“Ci sembrava giusto e doveroso mettere a confronto questi due artisti, che sono ad oggi due geni della comunicazione, anche se hanno lavorato ad anni di distanza”, ha sottolineato. “Abbiamo voluto mettere in mostra dei confronti, oltre che iconografici, anche rispetto a una tecnica. Quindi la riconducibilità delle serigrafie di Warhol, trova riscontro nell’utilizzo dello stencil di Banksy”, ha spiegato de Gregori.
In mostra da Kate Moss sensuale di Banksy alla posa della Marylin realizzata da Warhol dopo la morte dell’attrice nel 1962, al significativo ritratto della Regina Elisabetta ritratta da Warhol con il diadema reale e a quella di Banksy con le sembianze di una scimmia (Monkey Queen). E poi il famoso ritratto di Mao, Lenin e Kennedy di Warhol e la Regina Vittoria di Banksy. Grace Kelly, Mick Jagger, Keith Haring, Joseph Beuys, Liza Minelli: due artisti geniali, capaci di creare un cocktail potente di celebrità, satira e voyerismo e che hanno saputo trasformare la loro arte in un evento straordinario.
La numerosissima produzione di Banksy con un esempio delle Soup che sono considerate post-produzione di una delle opere più iconiche di Warhol e il famoso autoritratto, Self Portrait, su tela del 1967 di Warhol messo a confronto con il muro di Banksy dal titolo Computer Boy (di cui alcune interpretazioni vedono nel ragazzo accovacciato Banksy da piccolo con l’identità già nascosta). Sarà in mostra anche il famosissimo muro di Banksy dal titolo Season’s greetings realizzato in Galles a Port Talbot nel 2018, che ci invita a riflettere sulle conseguenze che l’inquinamento atmosferico ha sulla nostra salute. Si affrontano, inoltre, i grandi temi comuni a entrambi gli artisti come la Musica, che costituiranno un faccia a faccia unico. Dischi e manifesti iconici dei due artisti – tra tutti la famosa banana del 1967 della copertina di The Velvet Underground & Nico, simbolo di una generazione musicale che sarà in dialogo con l’opera di Banksy dal titolo Pulp Fiction, in cui John Travolta anziché la pistola ha in mano la banana iconica di Warhol e oltre 50, tra vinili di Warhol firmati e cd con la copertina realizzata da Banksy.
La mostra – patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea e prodotta da MetaMorfosi Eventi e Emergence Festival – è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima) anche il 25 dicembre e primo gennaio 2025.