Milano, 20 dic. (askanews) – A pochi mesi dal riconoscimento ministeriale che ha formalizzato l’istituzione del Consorzio di Tutela Valdinoto e l’autorizzazione allo svolgimento della sua attività con validità “erga omnes”, l’assemblea dei soci ha eletto come nuovo presidente Angela Sergio (Barone Sergio), che guiderà per il prossimo triennio un rinnovato Cda, che vede una forte presenza di giovani, pienamente rappresentativo di quello che oggi è il profilo degli imprenditori vitivinicoli del territorio.
Oltre a Sergio, del Consiglio fanno parte anche il vicepresidente Carlo Scollo (Feudo Ramaddini), Carmela Pupillo (Pupillo), Corrado Gurrieri (Tenuta La Favola), Costante Planeta (Planeta), Filippo Mazzei (Zisola), Giovanni Boroli (La Giasira), Saro Cavallo (Palmeri), Salvatore Marino (Turi Marino). Una rappresentatività che assicura anche, tra le 24 aziende ad oggi associate, la copertura del vasto territorio coinvolto nell’azione del Consorzio, che si estende da Siracusa fino a Ispica e tutela quattro Denominazioni: la Doc Siracusa, la Doc Noto, la Doc Eloro e l’Igp Avola.
Ringraziando il presidente uscente Nino Di Marco per il grande lavoro svolto nella fase preparatoria, Angela Sergio ha illustrato le linee guida del programma dei prossimi tre anni “che da un lato avrà una finalità di tipo tecnico, volta all’aggiornamento dei Disciplinari per metterli al passo con il lavoro di ricerca condotto nel frattempo dalle nostre aziende, ma che dall’altro dovrà guardare alle strategie di posizionamento dei nostri vini sul mercato e alla salvaguardia del loro intrinseco legame con il territorio”.
“Il nostro scopo è naturalmente quello di valorizzare i principali vitigni autoctoni, Nero d’Avola e Moscato, raccontandoli nella loro complessità attraverso le molteplici interpretazioni che i nostri produttori (e quelli che nel frattempo ci auguriamo possano aderire al progetto del Consorzio) riescono a darne: uno scopo che perseguiremo investendo sul sostegno all’export e alle opportunità commerciali, ma che vogliamo cercare fortemente di raggiungere anche incentivando l’incoming enoturistico” ha affermato la nuova presidente, precisando che “in questo senso il nostro lavoro sarà condotto in sinergia con la Strada del Vino Valdinoto: si tratterà innanzitutto di accrescere in ogni nostro produttore la consapevolezza che la propria azienda non rappresenta solo l’identità vitivinicola del territorio, ma più in generale la specifica identità culturale del Sud Est siciliano, con un potenziale di attrazione legato al patrimonio artistico, culturale e sociale”.
Un tema caro questo a Sergio, che ha messo in luce la necessità che “le aziende associate devono acquisire attraverso il Consorzio maggiore consapevolezza dei punti di forza del territorio: il Sud Est della Sicilia parla di storia di barocco, è un territorio fortemente vocato al turismo e c’è un grande fermento culturale e artistico. Abbiamo importanti beni appartenenti al patrimonio Unesco – ha ricordato come la Necropoli Pantalica di Siracusa, le città barocche come Noto, Palazzolo Acreide, Modica, Ragusa e Scicli. Pertanto, il racconto del vino ed il racconto della storia delle aziende deve essere veicolato attraverso questi punti di forza, e anche le Cantine devono diventare portatori sani dell’identità culturale di questo territorio. Contiamo – ha concluso – in questa direzione di poter sviluppare anche una collaborazione sempre più forte con le istituzioni e le imprese locali nel prossimo futuro”.
La produzione totale delle aziende associate al Consorzio si aggira intorno alle 256mila bottiglie prodotte sotto le quattro Denominazioni tutelate dal Consorzio o la più generica Sicilia Doc.