Milano, 19 dic. (askanews) – Mettere in sicurezza la rete elettrica e puntare alla massima efficienza, mantenendo gli impianti in servizio. Sono i lavori sotto tensioni di Terna, una tecnica che permette di rendere l’infrastruttura più moderna e seguire l’innovazione tecnologica.
Antonio Piccolo, Responsabile Asset Management Operation Center, spiega: “I lavori sotto tensione rappresentano un elemento importante per rispondere a un contesto di profonda trasformazione in cui siamo ingaggiati. Sia nell’ambito della transizione energetica che nel cogliere la sfida tecnologica. L’utilizzo delle tecniche dei lavori sotto tensione ci permette di eseguire le attività sui nostri asset mantenendo gli impianti in esercizio, garantendo sicurezza, qualità e massima efficienza della rete di trasmissione nazionale. Apportando un beneficio al sistema paese”.
Anche in Sicilia Terna ha utilizzato la tecnica dei lavori sotto tensione per la rendere più moderna l’infrastruttura: negli scorsi mesi, 18 tecnici delle Unità Impianti di Palermo e Catania hanno lavorato su 24 chilometri di rete. Terna ha completato gli interventi su un tratto di 14 chilometri tra la Cabina Primaria di Fiumetorto e quella di Caccamo e ha svolto un piano di interventi su 10 chilometri di linea tra la Cabina Primaria di Salemi e quella di Santa Ninfa.
Al lavoro per i lavori sotto tensione c’è una squadra di 180 operatori abilitati su tutto il territorio nazionale. In 40 sono formati nell’ultimo anno.
“Gli operatori dei lavori sotto tensione sono un orgoglio per Terna e rappresentano una eccellenza, avendo acquisito una competenza unica e distintiva. L’alto livello di specializzazione viene conseguito attraverso un percorso di formazione coordinato dalla nostra academy presso il centro di Viverone, in Piemonte, ed esercitandosi presso il nostro campo prove di Bertignano in cui i nostri operatori possono simulare gli interventi sotto la guida esperta dei colleghi formatori”, spiega Piccolo.
Ogni anno vengono realizzati in media 1.800 interventi. Una attività che per il Paese si traduce in un beneficio economico stimato tra i 60 e i 90 milioni di euro.