B7: convergenza delle raccomandazioni degli industriali con le policy G7 – askanews.it

B7: convergenza delle raccomandazioni degli industriali con le policy G7

Dall’AI alla gestione delle incertezze globali ampio allineamento sui temi prioritari
Dic 20, 2024
Roma, 20 dic. – Identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale per rafforzare la collaborazione a fronte della crescente instabilità geopolitica e delle sfide globali, colmare i divari di competitività, massimizzare i benefici delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale, supportare lo sviluppo sostenibile dell’Africa, sostenere le transizioni, mantenere aperto il commercio internazionale e investire nei talenti. Queste alcune delle principali raccomandazioni del B7 Italy guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia. Il B7 ha operato con il supporto di Deloitte Italia come Knowledge Partner esclusivo. Il B7 Italy ha introdotto significative innovazioni come l’istituzione di Advisory Board composti da CEOs di importanti aziende nazionali e internazionali e la realizzazione delle “G7 Industry Stakeholders Conference” in concomitanza delle principali riunioni Ministeriali del G7 per favorire il dialogo industria e Governi. Il Report è stato realizzato in vista del passaggio del testimone all’omologa canadese di Confindustria che assumerà la Presidenza del B7 nel 2025. La convergenza delle raccomandazioni del B7 rispetto alle conclusioni del G7 Italia supera il 90 per cento.

Emma Marcegaglia, B7 Chair

“Il comune impegno a fronte della complessità e dell’incertezza dello scenario globale ha visto il nostro B7 lavorare in stretto coordinamento con la Presidenza italiana del G7 per affrontare le sfide delle trasformazioni in corso attraverso un approccio fortemente orientato al rilancio della competitività industriale dei paesi G7, che è stato il faro che ha guidato la nostra azione ed il filo rosso che congiunge le nostre raccomandazioni. Pur in continuità con i precedenti cicli, l’edizione italiana del B7 ha ampliato ed approfondito il confronto fra Federazioni industriali coinvolgendo autorevoli CEO nazionali e internazionali e questa innovazione ha fatto sì che la quasi totalità delle nostre priorità e raccomandazioni abbia trovato una chiara e netta corrispondenza con le conclusioni della Presidenza italiana del G7, a testimonianza dell’attenzione dei governi alle istanze dell’industria ed alla collaborazione tra pubblico e privato.”

Fabio Pompei, CEO Deloitte Central Mediterranean

“La significativa convergenza tra le priorità del B7 e del G7 a Presidenza italiana sui temi più rilevanti dell’agenda economica globale – dalle molteplici transizioni in atto alla promozione dell’inclusione sociale e alla resilienza delle catene del valore globali – sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo e condiviso tra settori pubblico e privato. Questo richiede un modello di collaborazione strutturato, capace di integrare la visione strategica e la capacità innovativa del settore privato con la leadership normativa e regolatoria delle istituzioni pubbliche. I G7 sono quindi chiamati a guidare un dialogo continuo, informato e orientato all’azione, essenziale per tradurre queste priorità condivise in politiche trasformative e interventi strategici, capaci non solo affrontare le sfide immediate, ma anche di posizionare le economie globali su un percorso di crescita sostenibile, equa e resiliente, in grado di generare un impatto duraturo e positivo a livello internazionale”

Promuovere l’adozione delle tecnologie emergenti, a partire dall’Intelligenza Artificiale. Le raccomandazioni del B7 per massimizzare i benefici della trasformazione digitale e quelli derivanti da un utilizzo etico e inclusivo dell’intelligenza artificiale hanno riscontrato allineamento totale con le conclusioni del G7. L’intelligenza artificiale è stata la priorità trasversale del B7 in virtù del suo impatto a favore della produttività e della competitività.

Contribuire allo sviluppo sostenibile del continente Africano. Convergono anche le raccomandazioni del B7 e del G7 per sostenere la crescita sostenibile nel Continente africano e nei Paesi in via di sviluppo, a partire dalla riduzione della loro dipendenza dalle esportazioni di materie prime alla lotta all’insicurezza alimentare, dal sostegno alla digitalizzazione alla sanità ed all’inclusione di giovani e donne nella società e nell’economia.

Affrontare congiuntamente le sfide energetiche, ambientali e climatiche. Ha trovato ampissimo riscontro l’impegno del B7 volto a sostenere le transizioni all’insegna della neutralità tecnologica valorizzando tutte le opzioni disponibili, della convergenza delle tassonomie, dello sviluppo dell’economia circolare, del supporto agli investimenti pubblici e privati e della collaborazione con istituzioni finanziarie internazionali.

Bilanciare sicurezza economica e libero mercato. Fra le priorità condivise da B7 e G7 la tutela dei valori fondanti delle economie di mercato, la resilienza delle catene globali di fornitura, il bilanciamento delle esigenze di sicurezza economica con quelle dell’accesso ai mercati internazionali, il sostegno alla governance multilaterale del commercio ed agli investimenti per l’inclusione economica dell’Africa e dei Paesi in via di sviluppo.

Centralità della trasformazione digitale. B7 e G7 sostengono la connettività, la digitalizzazione e l’interoperabilità come fattori primari per la crescita economica e sociale riducendo la frammentazione normativa, adottando standard condivisi, garantendo diritti fondamentali quali la riservatezza, la protezione, la sicurezza e la proprietà intellettuale e stimolando la formazione e la diffusione delle competenze.

Valorizzare i talenti e sostenere la resilienza dei sistemi di welfare. Deciso anche l’allineamento fra B7 e G7 sull’importanza di riformare i sistemi educativi per fare fronte alle mutate esigenze del mondo del lavoro, favorire l’inclusione, colmare i divari di genere, investire nella formazione di giovani, donne e gruppi più vulnerabili e modernizzare i sistemi di welfare per garantire ai cittadini un accesso equo a servizi essenziali come l’istruzione e la sanità.