Bruxelles, 20 dic. (askanews) – Nell’incontro svoltosi stamattina a Bruxelles tra la presidente della Commissione europea von der Leyen e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, uno dei temi su cui si è discusso secondo Palazzo Chigi è stato quello delle “prospettive del settore automobilistico nel contesto del percorso di transizione ambientale”.
Su questo punto, ieri la Commissione aveva pubblicato un comunicato stampa in cui annunciava che un “dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica in Europa” sarà avviato ufficialmente da gennaio, “con l’obiettivo di proporre e attuare rapidamente le misure di cui il settore ha urgente bisogno”.
Il comunicato riportava anche una dichiarazione di von der Leyen in cui si sottolineava che “l’industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell’Europa. Promuove l’innovazione, sostiene milioni di posti di lavoro ed è il più grande investitore privato in ricerca e sviluppo”. La Commissione, aggiungeva von der Leyen, ha “la responsabilità creare soluzioni su misura che siano allo stesso tempo pulite e competitive. Dobbiamo sostenere questo settore nella transizione profonda e dirompente che ci aspetta. E dobbiamo garantire che il futuro dell’auto rimanga saldamente radicato in Europa. Questo è il motivo per cui ho chiesto un dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea”, che “lanceremo già a gennaio, per dare forma insieme al nostro futuro condiviso”.
Durante il briefing quotidiano della Commissione per la stampa, un giornalista, facendo riferimento all’incontro tra von der Leyen e Meloni, ha chiesto se non sia già troppo tardi per lanciare il “dialogo strutturato” con l’industria, visto che è stata già adottata ed è entrata in vigore la nuova legislazione sulla drastica riduzione della emissioni di CO2 dai veicoli, con nuovi obiettivi già nel 2025 e fino all’azzeramento previsto nel 2035.
“Non direi che è troppo tardi, direi che è importante, è cruciale”, ha risposto il portavoce della Commissione Stefan de Keersmaecker. “E questo è esattamente il motivo per cui abbiamo annunciato il dialogo strategico ieri. Servirà per consentire a tutti noi e al settore auto in particolare di concentrarci su una serie di sfide molto importanti: come dare impulso all’innovazione e alla digitalizzazione, come sostenere meglio la decarbonizzazione del settore, come mantenere posti di lavoro di alta qualità, come garantire le competenze necessarie nel settore, come semplificare il quadro normativo, eccetera. Queste sono sfide estremamente importanti, che richiedono davvero un dialogo con le numerose parti interessate”, e questa iniziativa, ha rilevato il portavoce, “dimostra l’importanza che la Commissione europea e il presidente in particolare attribuiscono a questo lavoro”.
In merito alle multe (si stima che potrebbero superare i 16 miliardi di euro, complessivamente) che dovrebbero pagare la case automobilistiche dell’Ue che non raggiungeranno la riduzione delle emissioni prevista con i nuovi obiettivi del 2025 (-20% rispetto al 2021), e alle pressanti richieste dell’industria di rivedere o ritardare il nuovo target, il portavoce ha aggiunto: “Non credo che abbiamo annunci da fare su questo, né ulteriori commenti al riguardo. Non possiamo pregiudicare quale sarà la situazione di mercato che ci sarà nel 2025, quando inizieranno ad applicarsi i nuovi obiettivi. Quindi nessun annuncio specifico su questo per ora”, ha concluso.