Milano, 19 dic. (askanews) – Con Kiev, per un negoziato di pace, tratterà solo con quello che definisce “un potere legittimo”, dopo elezioni presidenziali in Ucraina. E vedrà Trump e Assad. Vladimir Putin, nella conferenza stampa di fine anno ha affrontato i temi più caldi del momento. Ha ammesso che l’omicidio del generale Kirillov ha dimostrato una falla nei sistemi di sicurezza russi e che nella provincia di Kursk, con l’offensiva d’agosto dell’esercito ucraino, la situazione non è risolta e non c’è una data per riprendersi il territorio.
Il capo del Cremlino ha posato con una bandiera firmata dai soldati al fronte, poi ha attaccato l’Occidente sfidandolo a intercettare i terribili missili Oreshnik.
“Se fosse possibile analizzare la situazione sapendo cosa sta succedendo ora, qual era la situazione nel 2021 e nel 2022, penserei che una decisione del genere, presa all’inizio del 2022, avrebbe dovuto essere presa prima”, ha detto Putin riferendosi all’invasione russa in Ucraina.
“Se l’Ucraina vuole davvero intraprendere la strada di un accordo pacifico ora, è sicuramente in grado di farlo. Può organizzare questo processo all’interno dell’Ucraina come vuole. Ma possiamo raggiungere un accordo di pace solo con coloro che sono legittimi, la Rada, ma che ora è completamente sotto la guida del regime”, che è illegittimo ha detto Putin riferendosi a Zelensky.
Poi l’attacco alla Nato e l’attestato di stima per gli alleati: il leader cinese Xi Jinping “è un amico” e le relazioni con la Cina non sono mai state migliori. E un riferimento anche all’Italia: “Nonostante ciò che sta accadendo oggi – ha sostenuto Putin – sentiamo che nella società italiana c’è una certa simpatia per la Russia, proprio come noi abbiamo una certa simpatia per l’Italia”.