Roma, 19 dic. (askanews) – Come ogni anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato presso il Comando operativo di vertice interforze, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal Generale Luciano Portolano, Capo di Stato maggiore della difesa, e dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del COVI per i tradizionali auguri per le prossime festività ai militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali. “E’ per me importante questo appuntamento annuale, non rituale, non solo è l’occasione per salutare i nostri militari in missione all’estero – ha detto il capo dello Stato – per me è anche l’occasione di esprimere la riconoscenza per quello che fanno alle nostre Forze Armate, per ricordare quanto sia importante per la Repubblica l’opera che svolgono, il servizio reso alla comunità nazionale e il grande contributo alla nostra sicurezza, al sostegno alla società civile”.
Il Capo dello Stato si è collegato in videoconferenza con i militari italiani impegnati in Iraq, Libano, Palestina, Egitto, Somalia, Gibuti, Mar Rosso, Niger, Libia, Mediterraneo, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Lituania, Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Albania, Montenegro, Gioia del Colle (BA), Rivoli (TO), Antartide, Qatar. Ad ognuno dei comandanti delle missioni ha chiesto dettagli e analisi sullo scenario del teatro in cui sono impegnati e ribadito il sostegno e la gratitudine della Repubblica.
“La nostra presenza è molto apprezzata e si svolge con grande professionalità, è una condizione delicata quella nella regione ma la nostra presenza contribuisce a trasmettere serenità. La presenza italiana a Erbil dimostra quanto sia accorta e preziosa la nostra presenza in un paese così articolato come componeneti nazionali – ha detto Mattarella ai militari impegnati in Iraq -, l’attività di addestramento che viene svolta è preziosa per le forze armate locali ma è anche un messaggio di amicizia da parte dell’Italia che viene ricambiato con riconoscenza e apprezzamento e contribuisce alla stabilità e alla crescita della capacità professionale e all’amicizia nei confronti dell’Italia per questo il vostro compito è particolarmente importante”.
Al comandante della forza Unifil delle Nazioni Unite in Libano Stefano Messina Mattarella ha ribadito: “Auspichiamo stabilità per questo paese così tormentato, gli aiuti alla popolazione civile e il contributo alla sanità” che viene garantito dalla nostra missione militare “è importante per la vita del Libano e non mi soprende la riconoscenza da parte della popolazione e anche la nostra, dei nostri connazionali per quanto fate”.
Al colonnello Loddo, che guida la missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi a Gerusalemme il Presidente ha sottolineato che “quanto fate è di grandissima importanza e particolarmente meritevole per la condizione difficile del territorio, il contributo alla formazione del personale è di primaria importanza, perciò dall’Italia avete un grande appoggio, sostegno e riconoscenza. L’importanza di quanto fate è di grande rilievo”.
Mattarella ha ripetuto quanto sia fondamentale garantire la libertà di navigazione, garantita anche dalla presenza del nostro Cacciatorpediniere Caio Duilio: “La vostra è una missione delicata e importante non solo per la sicurezza della navigazione ma anche per lanciare un messaggio al mondo che ovunque deve essere difesa la libertà navigazione, quante fate è di grande importanza per la comunità internazionale e per noi motivo di orgoglio”.
Tra gli interventi militari italiani per garantire sicurezza e stabilità c’è la missione in Kosovo, la più longeva: “Il pericolo di intromissioni dall’esterno dei Balcani è molto alto ed è evidente, da 25 anni siamo presenti in questa area e senza Kfor le esplosioni di violenza avrebbero devastato la regione oltre che il paese – ha detto Mattarella -, quindi il vostro contributo è fondamentale nella regione a presenza serba, ed è molto importante anche per le prospettive di ingresso della regione balcanica nell’Ue che richiede serenità e la vostra presenza garantisce quantomeno di evitare scontri diretti e di tenere il clima in condizioni di sicurezza accettabili”. Così il Presidente della Repubblica.
Il capo dello Stato poi ha salutato e rivolto gli auguri per le festività natalizie anche ai militari della missione Eulex a Pristina: “La vostra è una missione di grande importanza per contribuire a far nascere un sistema di regole, di stato di diritto, di ordine che rappresenta il futuro dello sviluppo del Kosovo verso l’Ue, perciò la vostra è una missione decisiva”.
La presenza italiana viene apprezzata e risulta determinante anche nel Mediterraneo, in Africa, nei paesi baltici e nell’Europa dell’Est in questa fase di tensione con la federazione russa. “La sicurezza a cui contribuite è decisiva per la vita del nostro paese e per la serenità dei concittadini”, ha concluso il capo dello Stato rivolto a tutti i militari impegnati all’estero e anche a quelli in Italia, come quelli della base di Gioia del Colle che controllano la sicurezza area.