Udine, 18 dic. (askanews) – “Una seduta nella quale sono stati illustrati i documenti e le azioni sia rispetto alle Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale per l’anno 2025 che il Piano della Rete oncologica regionale 2025-2027. I sindaci che siedono nel Cal hanno chiesto di poter approfondire entrambe le questioni e i documenti relativi alle due delibere già approvate dalla Giunta in via preliminare. Sono d’accordo affinché si approfondisca e si discuta e che ci si riconvochi all’inizio della prossima settimana perché entro fine anno vi è la necessità di approvare le Linee guida per mettere le Aziende sanitarie regionali nella possibilità di operare dall’inizio di gennaio. L’importante è però che questi approfondimenti non siano un modo per continuare a non decidere e a non assumersi la responsabilità di scegliere, come si è fatto negli ultimi trent’anni, perché il nostro sistema sanitario regionale non può più permettersi il lusso delle non decisioni”. Lo ha detto oggi pomeriggio l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, al termine della riunione del Consiglio delle autonomie che era chiamato all’approvazione preliminare sia sulla delibera di Giunta relative alle Linee annuali per la gestione del servizio sanitario regionale per l’anno 2025 e sia sulla delibera con la quale si dovrà adottare il Piano della Rete oncologica regionale 2025-2027″.
Dopo l’illustrazione dei due argomenti il Consiglio ha deciso di riconvocare la seduta nella giornata di lunedì 23 dicembre. Rispetto alle Linee annuali per la gestione del Ssr, l’assessore ha sottolineato come le direttrici siano “l’assegnazione delle risorse decise dalla legge di Stabilità, pari complessivamente a 3 miliardi e 262 milioni) che superano quelle dello scorso anno, e gli obiettivi alle Aziende. A partire, nella sanità territoriale – ha spiegato Riccardi -, dalle sei Case di comunità che prevedono un servizio h24 sette giorni su sette nelle risposte sanitarie alle basse urgenze, dalla revisione della rete di emergenza, oltre alle politiche del personale cui è stata assegnata una quota di risorse molto significativa di oltre 57 milioni. Nelle linee guida vi è, inoltre, la conferma della richiesta delle deroghe al ministero sui due Punti nascita di Tolmezzo e Latisana”.
Rispetto alla revisione della Rete chirurgica e oncologica regionale, l’esponente della Giunta ha ribadito: “Questi dovranno essere i fari che guideranno il processo di razionalizzazione del nostro sistema sanitario. Nessun ospedale verrà chiuso, ma prevediamo una netta distinzione tra ospedali hub e spoke e una specializzazione nel rapporto tra i due tipi di struttura. Questo consentirà di alzare la casistica e di introdurre un elemento di attrattività nella mobilità delle limitate competenze professionali attualmente disponibili”.
“La Rete oncologica – ha sottolineato Riccardi – segna un momento epocale perché colma un vuoto che si era trascinato dal 1998. È un orgoglio affermare che è stata questa amministrazione a concretizzare quanto era stato avanguardisticamente previsto vent’anni fa e poi lasciato chiuso in un cassetto. Il Piano ridefinisce la posizione del Friuli Venezia Giulia in un ambito cruciale e farà in modo di garantire i percorsi di cura per tutti i pazienti oncologici con lo stesso livello qualitativo di trattamento, in ogni parte del territorio regionale. Per questo – ha insistito l’assessore – è urgente intervenire al fine della concentrazione dei servizi oncologici, sulla base della casistica, della dotazione tecnologica e della presenza delle necessarie competenze professionali, affinchè possano rispondere agli standard previsti garantendo la migliore qualità possibile nella cura dei pazienti”.