Roma, 14 dic. (askanews) – Perdura lo stallo nei lavori della Commissione bilancio della Camera sulla manovra e il clima si è infuocato. La seduta odierna in Commissione è stata chiusa alle 15, come stabilito. Le opposizioni insorgono lamentando i ritardi nei lavori e il mancato deposito degli emendamenti . Marco Grimaldi, capogruppo Avs in Commissione, chiede che il Ministro dell’economia Giorgetti venga in Aula “ad illustrare una seconda legge di bilancio”. Le opposizioni avevano chiesto che le proposte di modifica del governo non siano contenute in un unico maxiemendamento ma spacchettate per materia, per consentire un esame più specifico degli interventi. Ieri è stato presentato un secondo pacchetto di emendamenti da parte dei relatori. Ormai è scontato lo slittamento per l’approdo in Aula del provvedimento, che la conferenza dei capigruppo aveva fissato per lunedì alle 15. Ma lunedì ci sarà ancora l’esame in Commissione.
Il presidente della Commissione, Giuseppe Mangialavori, ha spiegato di aver comunicato alla Presidenza lo slittamento. Mangialavori ha spiegato che la seduta della Commissione oggi sarà riaperta solo per il deposito degli emendamenti attesi. Poi scatteranno le 24 ore per la presentazione dei subemendamenti. L’avvio dell’esame della manovra nell’Aula della Camera dovrebbe essere mercoledì 18 dicembre. Il giorno precedente, in mattinata e prima delle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, sarà votato in Commissione bilancio il mandato al relatore. Tutta la giornata di lunedì sarà dedicata all’esame degli emendamenti del governo e dei relatori con i rispettivi sub. Come ha spiegato Ylenja Lucaselli, uno dei relatori alla manovra, è probabile che il via libera della Camera al ddl di bilancio arrivi venerdì. Poi il provvedimento passa al Senato per la seconda lettura. Ylenja Lucaselli interpellata a margine di Atreju, la festa di Fdi, ha anche spiegato che gli emendamenti dei relatori alla manovra sono “uniti per omogeneità di materia”, che riformulano anche diverse proposte parlamentari, e “abbiamo scelto di farlo come relatori perché il governo italiano ha un infinito rispetto del ruolo del Parlamento. La manovra l’ha scritta il governo ma ha lasciato il Parlamento libero di fare piccoli aggiustamenti”. Si tratta, ha sottolineato, di “tre, non di più” emendamenti, che “raggruppano e declinano” diverse modifiche su alcuni temi, ad esempio “detassazione o sociale” e avranno “le relative coperture”. “Abbiamo verificato che per alcuni argomenti c’erano tanti emendamenti e quindi li abbiamo uniti, abbiamo cercato un punto di caduta comune soprattutto abbiamo cercato le coperture. La relazione che depositeremo anche insieme agli emendamenti darà atto di come le coperture sono state fatte e andremo avanti” ha concluso. Il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, ha criticato nel suo intervento il ministro dell`Economia Giancarlo Giorgetti, accusandolo di aver sbagliato i conti della manovra e denunciando le modalità e l`approssimazione con cui il governo sta affrontando l`esame parlamentare. “Giorgetti venga in Parlamento a spiegare la nuova manovra, dal momento che quella di cui stiamo discutendo è radicalmente diversa da quella approvata in Consiglio dei Ministri”, ha dichiarato Pagano. Il deputato dem ha chiesto che Giorgetti intervenga in commissione per chiarire i nuovi contenuti: “I conti non tornano e tutte le nuove tasse che il governo sta mettendo servono solo a cercare di coprire gli errori. Giorgetti si assuma la responsabilità politica di quanto accaduto. La manovra attualmente in discussione ha una configurazione diametralmente opposta rispetto a quella licenziata dal Cdm. Venga a riferire”.