Il venture capital in Italia: opportunità e limiti
- Distanza tra imprese e ricerca: la collaborazione tra mondo accademico e industriale è ancora troppo debole.
- Carenza di servizi per l’innovazione: mancano ecosistemi strutturati per supportare startup e progetti innovativi.
- Difficoltà di finanziamento: gli investimenti nelle fasi iniziali, come il seed, sono ancora insufficienti.
- Mentalità: il sistema educativo italiano prepara più per un lavoro dipendente che per l’imprenditorialità.
- Orientamento al mercato B2C: prevale un focus eccessivo sul consumatore finale rispetto alle opportunità del B2B.
Casse e Start-up Innovative, un nuovo capitolo negli Investimenti esenti
Una novità positiva è sicuramente quella della legge annuale per la concorrenza che introduce significative novità per l’incentivazione “qualificata” delle casse previdenziali, andando ad includere per la prima volta ad ora anche le Start-Up innovative.Le soluzioni possibili per innovare e investire
Marco Mizzau sottolinea anche come al momento sia necessario superare le barriere strutturali attraverso una strategia articolata e interventi mirati. Bisogna, innanzi tutto, investire in ricerca e sviluppo, accompagnando tali sforzi con la creazione di spazi urbani dedicati al dialogo tra imprese e università, per favorire la collaborazione e l’innovazione. Parallelamente, è necessario introdurre incentivi fiscali e promuovere fondi governativi in grado di attrarre capitali domestici e internazionali, adottando una logica industriale che coinvolga casse previdenziali, fondazioni e fondi pensione. Il sistema educativo, inoltre, dovrebbe essere profondamente riformato, integrando corsi di sviluppo personale e potenziando discipline fondamentali come fisica, matematica, meccanica, scienze informatiche e finanza imprenditoriale. Infine, un’ispirazione può venire da modelli internazionali di successo, come Israele, dove il settore pubblico e quello privato collaborano in modo sinergico, o l’Estonia, che ha dimostrato l’efficacia della digitalizzazione completa della pubblica amministrazione grazie alla blockchain.Fintech e blockchain: le opportunità del futuro
Il fintech sta rivoluzionando il settore finanziario, offrendo servizi più veloci, efficienti e orientati all’esperienza del cliente. Le startup fintech condividono due obiettivi principali: risolvere problemi finanziari tramite la tecnologia e sfidare gli attori tradizionali. Tra i modelli di business emergenti ci sono pagamenti istantanei, BNPL (Buy Now Pay Later), wallet digitali, robo-advisor e blockchain. L’Italia, grazie all’accelerazione digitale portata dalla pandemia, ha visto investimenti significativi nel settore, come i 180 milioni di euro destinati al fintech dai fondi di venture capital nel 2024. Tuttavia, siamo solo all’inizio di questa trasformazione. La blockchain, invece, è considerata la nuova “Internet del valore”, una tecnologia di frontiera capace di rivoluzionare il sistema finanziario e burocratico. Ridurre gli intermediari finanziari tramite blockchain significherebbe transazioni più sicure, veloci e a costi ridotti. Inoltre, la possibilità di registrare certificazioni, atti e firme digitali sulla blockchain potrebbe alleggerire la burocrazia e aumentare l’efficienza. Le prospettive in tal senso sono enormi:- 40 miliardi di dollari di valore globale previsto per la blockchain entro il 2025.
- 3.000 miliardi di dollari di valore generato entro il 2030 (stima Gartner).