Roma, 13 dic. (askanews) – Un attacco israeliano ha ucciso almeno 30 palestinesi e ne ha feriti altri 50 che si erano rifugiati in un ufficio postale nella Striscia di Gaza centrale, portando il bilancio delle vittime di giovedì nell’enclave a 66. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Reuters.
In precedenza, ieri, due attacchi israeliani nel sud di Gaza avevano ucciso 13 palestinesi che, secondo i medici di Gaza e Hamas, facevano parte di una forza che proteggeva i camion con aiuti umanitari. L’esercito israeliano ha dichiarato che si trattava di militanti di Hamas che cercavano di dirottare il carico.
Molti di coloro che sono morti negli attacchi a Rafah e Khan Younis avevano legami con Hamas, secondo fonti vicine al gruppo.
Il capo della diplomazia americana Anthony Blinken ha comunque riferito oggi di “segnali incoraggianti” nella prospettiva di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ha chiesto alla Turchia di usare la sua influenza su Hamas per raggiungere questo obiettivo.
“Abbiamo discusso di Gaza e dell’opportunità di mettere in atto un cessate il fuoco. Ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane mostra segnali quanto più incoraggianti possibile”, ha affermato in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara.
“Nei miei colloqui con il presidente Erdogan e il ministro Fidan, abbiamo parlato della necessità che Hamas dica sì a un accordo, per contribuire finalmente a porre fine agli scontri, e apprezziamo molto il ruolo che la Turchia può svolgere utilizzando la propria voce con Hamas per cercare di raggiungere un accordo”, ha aggiunto il segretario di Stato americano.