Damasco, 11 dic. (askanews) – La Siria ha bisogno di pace e stabilità dopo quasi 14 anni di guerra, ha dichiarato il nuovo premier di transizione, Mohammed al-Bashir, poco dopo la sua nomina.
In un discorso in tv Bashir ha detto che, dopo la caduta del regime di Assad e la presa del potere da parte dei ribelli del gruppo Hayat Tahrir al-Sham, insieme a milizie siriane sostenute dalla Turchia, come deciso dal Comando generale, è stato autorizzato a “formare un governo ad interim, è ciò avverrà entro il primo marzo 2025”.
Il primo ministro di transizione ha spiegato che tra i principali obiettivi della nuova leadership c’è quello di far tornare a casa i milioni di profughi siriani che sono all’estero.
Poco dopo la nomina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha mandato un avvertimento alle nuove autorità siriane affinché non permettano all’Iran di “ristabilirsi” in Siria, annunciando, in caso contrario, una dura reazione da parte di Israele. Intanto l’esercito israeliano ha comunicato di aver condotto circa 480 attacchi sul territorio siriano negli ultimi due giorni.
La Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha detto che ci sono prove che il rovesciamento del presidente siriano Bashar al Assad sia stato il risultato di un piano degli Stati Uniti, di Israele e di uno dei vicini della Siria, il cui nome non è stato reso noto.
Secondo i media turchi, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è atteso venerdì in Turchia per discutere della situazione.
Anche il Papa al termine dell’udienza generale ha fatto un appello per la Siria, affinché si favorisca “una soluzione politica che, senza altri conflitti e divisioni, promuova responsabilmente la stabilità e l’unità del Paese”.