Roma, 4 dic. (askanews) – L’Ocse prevede che quest’anno il rapporto deficit di bilancio/Pil dell’Italia risulti più che dimezzato al 3,5% e che l’attenuazione prosegua, in maniera meno energica, sul 2025 con un 3,2% e poi nel 2026 con un 2,8% del Pil, tornando così al di sotto della soglia fissata dal Patto di stabilità e di crescita Ue (3%). Nel suo ultimo Economic Outlook, l’ente parigino prevede che quest’anno il rapporto debito/Pil dell’Italia aumenti leggermente al 135,2%, dal 134,7% del 2023, per poi tornare a ridursi al 134,3% del 2025 e al 133,2% nel 2026.
Per i conti pubblici il governo ha elaborato sia la manovra di Bilancio pert il prossimo anno sia un piano pluriennale che ha notificato alla Ue. “Il risanamento dei conti previsto, che punta a mettere le finanze pubbliche su un percorso più sostenibile nel medio termine, trova un equilibrio tra la prudenza di bilancio – dice l’Ocse – e il mantenimento dello slancio di crescita, ma serviranno misure addizionali sul 2026 per raggiungere questi obiettivi”.
In particolare, secondo l’ente parigino, i propositi di espansione degli investimenti pubblici legati al Pnrr e la decisione di rendere permanenti alcuni tagli alla tassazione e sui contributi “sono sviluppi positivi, ma necessiteranno di misure compensatorie, o tramite tagli della spesa, o tramite aumenti delle tasse altrove”.