Milano, 3 dic. (askanews) – L’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham) ha conferito a Lilly Italia il Transatlantic Award, prestigioso premio assegnato ad aziende statunitensi e italiane che si sono distinte per aver contribuito al rafforzamento delle relazioni tra Italia e Usa, anche attraverso investimenti sull’asse transatlantico.
“È motivo di grande orgoglio ricevere per noi questo premio che significa un valore al Paese, che abbiamo dato grazie alla nostra produzione, ma soprattutto un valore della nostra ricerca per tanti cittadini italiani che oggi possono beneficiare delle nostre cure nell’area del diabete, dell’obesità, del cancro e presto anche dell’Alzheimer”. A parlarci è Federico Villa, associate vice president corporate affairs, Lilly Italia, nell’occasione della consegna del riconoscimento. A testimoniare l’impegno dell’azienda farmaceutica, prima ad aver commercializzato l’insulina oltre 100 anni fa, fondata a Indianapolis nel 1876 e presente in Italia da 65 anni con un innovativo stabilimento produttivo.
“La salute – dice Villa – è fondamentale per garantire certamente il benessere di un Paese, ma anche per contribuire alla crescita economica. Noi lo facciamo investendo in produzione, ma anche investendo in ricerca. Questo garantisce soluzioni terapeutiche sempre più innovative, quindi salute e benessere”.
Come spiega Villa, Lilly ha dato vita a importanti investimenti negli ultimi anni, portando sul mercato sempre più innovazioni terapeutiche: “Questo è un contributo che Lilly ha dato alla crescita economica dell’Italia e degli Stati Uniti ma soprattutto un contributo di salute pubblica e di benessere grazie proprio alla scoperta della nostra ricerca”.
E le cifre parlano e raccontano un investimento di oltre 750 milioni di euro annunciato nel 2023 per rafforzare la produzione locale di farmaci innovativi per il trattamento del diabete e dell’obesità, grazie al quale Lilly contribuirà al PIL italiano con 1,5 miliardi di euro entro il 2025, attivando oltre 6.000 posti di lavoro nel Paese, supportando ricerca e sviluppo di terapie innovative in numerose aree terapeutiche ad alto impatto sociosanitario ed economico, come il diabete e l’obesità, l’oncologia, l’Alzheimer e l’immunologia.
“Accogliamo con enorme piacere questo riconoscimento e continueremo a impegnarci affinché le relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti siano forti nell’ottica proprio di potenziali investimenti non solo in produzione ma ricerca e sviluppo di tante nuove soluzioni terapeutiche”, ha chiosato Villa.