Milano, 3 dic. (askanews) – E’ online la 19esima edizione della Guida ViniPlus dell’Associazione italiana sommelier (Ais) Lombardia che fotografa lo stato dell’arte della produzione vinicola lombarda. “Per numero di tipologie, varietà allevate e vivacità produttiva, presente anche in areali più piccoli ma non meno importanti sul fronte qualitativo, la nostra regione è diventata un approdo sicuro per tutti gli appassionati e gli operatori del settore” commenta Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia, aggiungendo che “la Guida ViniPlus lo testimonia con chiarezza ogni anno, rappresentando ormai uno strumento fondamentale per tutti i nostri soci, più di 8.500, che possono consultarla agevolmente on line in maniera gratuita”.
In questa edizione sale a 420 il numero di vini che hanno ottenuto le 4 Rose Camune, il punteggio più alto assegnato a un vino, mentre sono 150 le etichette alle quali è stata assegnata anche la Rosa Oro, riconscimento attribuito quando oltre alle qualità organolettiche si unisce la valorizzazione del territorio, del vitigno, della tecnica di produzione o l’attenzione all’ambiente. “Siamo particolarmente soddisfatti di quanto emerso anche quest’anno dalla nostra ricognizione del vigneto lombardo” afferma Sebastiano Baldinu, curatore della Guida ViniPlus 2025, sottolineando che “le 4 Rose Camune sono superiori rispetto a quelle assegnate l’anno scorso, così come le Rose Oro, con una distribuzione provinciale che naturalmente vede in cima gli areali più importanti del vino lombardo: Brescia (70 Rose oro), Pavia (33 Rose Oro), Sondrio (26 Rose Oro) e Bergamo (13 Rose Oro). Da una parte cresce la qualità media complessiva, grazie a vini che riescono a ben interpretare le varietà di partenza e il territorio di origine ma dall’altra l’accelerazione delle Rose Oro – conclude – testimonia come l’eccellenza, in tutti i suoi aspetti, sia un obiettivo che sempre più realtà mettono in cima ai loro pensieri”.
Le sessioni di degustazione hanno, come di consueto, visto la partecipazione di un numero consistente di sommelier degustatori, ben 161,” ai quali bisogna aggiungere il fondamentale lavoro dietro le quinte dei colleghi impegnati nel servizio, nell’analisi dei dati, nella logistica e nella redazione delle schede”. Lo storico e collaudato metodo di lavoro dei sommelier lombardi prevede non solo la degustazione alla cieca di tutti i campioni, ma anche che la stessa bottiglia sia esaminata da diverse commissioni contemporaneamente, senza alcuna possibilità di confronto tra i vari commissari.
Infine, anche quest’anno, il riconoscimento delle Rose Verdi (assegnato a 492 vini), introdotto a partire dall’edizione 2011 e che segnala quei vini che contengono quantità sostanzialmente basse di anidride solforosa (il limite stabilito è di 75 mg/l di SO2 totale), sono state assegnate al 50% delle etichette presenti in guida. Un apposito simbolo, inoltre, segnala anche i vini “Senza solfiti aggiunti”.
Il premio “Personaggio dell’anno”, giunto alla terza edizione e conferito a una personalità che si è distinta nel mondo della produzione vitivinicola della regione Lombardia per la qualità del suo lavoro e per il suo impegno nei confronti dei temi legati alla sostenibilità, è stato assegnato a Francesca Seralvo, al timone dell’azienda di famiglia, Tenuta Mazzolino ed eletta quest”nno presidentessa del Consorzio Tutela Oltrepò Pavese. È invece l’azienda franciacortina Ca’ del Bosco ad aggiudicarsi la prima edizione del premio “Enoturismo e Ospitalità”, che ha l’obiettivo di premiare l’azienda che nell’ultimo anno si è contraddistinta attraverso attività e iniziative che valorizzano l’accoglienza all’interno della propria struttura. La menzione speciale “Partner di valore”, riconoscimento che viene conferito in via eccezionale a persone o strutture che hanno collaborato in sinergia e partnership con AIS Lombardia per la valorizzazione e la promozione del vino in Lombardia, è stata, infine, assegnata all’azienda Guido Berlucchi.