Napoli, 2 dic. (askanews) – Un ricorso al Tar per annullare quanto disposto dalla legge 130 del 2022 in materia di giustizia tributaria. E’ quanto annunciato, a Napoli, nel corso della IV Giornata internazionale di studi ‘Linguistica ed Economia’. “La riforma adottata dalla Legge 130 del 2022 ha portato dei vantaggi nel campo processualistico, ma quello che invece rappresenta una criticità è – ha spiegato Eduardo Maria Piccirilli, giudice tributario alla Corte di Giustizia tributaria di Salerno – la disparità di trattamento riservata ai giudici di provenienza professionale rispetto a quelli di provenienza magistratuale. Svolgono le stesse funzioni”.
Con la riforma, i magistrati in servizio da almeno cinque anni possono transitare nel ruolo di giudici tributari con una semplice domanda, mentre i giudici tributari onorari devono superare un concorso pubblico per titoli ed esami per accedere alla stessa posizione. “Chiediamo di avere la stessa possibilità che hanno avuto i nostri colleghi, visto che non c’è alcuna differenza tra noi e loro. Faremo un ricorso al Tar contro questa discriminazione nata appunto con la Legge 130”, ha aggiunto Piccirilli. Alla Giornata di Studi a Napoli è intervenuto anche l’europarlamentare Aldo Patriciello che ha presentato in Europa diverse interrogazioni per sollevare e risolvere, secondo il diritto unionale, le criticità evidenziate dalle svariate denunce dei singoli giudici tributari.