Roma, 30 nov. (askanews) – Mai più casi Sinner con positività minime. Dopo l’episodio Swiatek l’agenzia mondiale antidoping apre a nuove regole favorevoli anche all’azzurro. Olivier Niggli, intervistato dal quotidiano francese L’Équipe su Swiatek e Sinner, ha aperto uno scenario potenzialmente molto utile nel valutare il caso dell’azzurro. Dice infatti: “Oggi esiste un problema di contaminazione. Questo non significa che ci siano più casi del genere rispetto al passato, il fatto è che i laboratori sono più efficienti nel rilevare anche quantità infinitesimali di sostanza”.Niggli va oltre: “Le quantità sono così piccole che ci si può contaminare facendo cose innocue. La verità è che sentiamo un sacco di storie e capisco l’opinione pubblica che può arrivare a pensare che assumiamo di tutto”. Il d.g. dell’Agenzia mondiale antidoping apre poi a una soluzione che potrebbe rivelarsi determinante nel giudizio del Tas su Jannik: “Con delle soglie non avremmo visto tutti questi casi. Quello che dobbiamo comprendere è se siamo pronti ad accettare il microdosaggio e dove sia giusto fermarsi. Proprio per questo tipo di riflessioni verrà creato un tavolo di lavoro”. Un tavolo che dovrebbe quindi – alla luce delle analisi delle quantità riscontrate nei casi degli ultimi anni e facendo ovviamente delle distinzioni in base alla sostanza – definire quelle le quantità limite.