Roma, 21 nov. (askanews) – La decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di spiccare mandati di arresto contro il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l’umanità “non è una decisione politica” e “deve essere rispettata e attuata”. Lo ha detto il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, durante la conferenza stampa tenuta ad Amman con il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi.
“Quindi prendo atto della decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto contro il premier Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Gallant e il leader di Hamas Deif – ha aggiunto – questa decisione è una decisione vincolante e tutti gli stati membri della Corte, che includono tutti i membri dell’Unione Europea, sono tenuti ad attuare questa decisione della corte”.
“Vedremo quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la corte. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare e come interpretare questa decisione e come comportarci insieme su questa vicenda”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Business forum trilaterale a Parigi, sulla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati arresto per il premier israeliano Netanyahu, l’ex ministro Gallant e il capo di Hamas Deif, ricordando che il movimento palestinese è “un`organizzazione terroristica”.