Roma, 21 nov. (askanews) – “Capannelle per continuare ad esistere ha bisogno di una forte assunzione di responsabilità da parte del Comune di Roma nei confronti dei lavoratori dell’ippodromo, degli appassionati di ippica e dei cittadini romani che gli hanno affidato l’amministrazione della città, Capannelle compreso”. Così in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, torna sulla vicenda dell’ippodromo di Capannelle.
Una situazione “nota al Comune di Roma da anni. Quel che probabilmente è meno noto al Comune di Roma, stando a certe dichiarazioni che seppur ripetute non diventano vere, è che da quando assieme al ministro Lollobrigida abbiamo preso in carico la gestione dell’ippica, i finanziamenti a Capannelle non hanno subito tagli, rimanendo sostanzialmente invariati”, ricorda La Pietra.
“Da mesi e mesi il Comune di Roma si è impegnato a trovare una soluzione e intanto passano infruttuosamente i giorni e le dichiarazioni, all’insegna di un sempre più preoccupante scaricabarile. I lavoratori di Capannelle – prosegue il sottosegretario – si aspettano risposte dal Comune di Roma ben diverse da quelle finora pervenute da chi ha, in maniera esclusiva, la responsabilità di individuare una via percorribile per il futuro dell’ippodromo della capitale”.
“Il Comune di Roma non può chiedere ai cittadini romani di mettere cinque milioni di euro sull’ippodromo, di proprietà del Comune, ma può chiedere agli italiani di metterli al posto dell’amministrazione capitolina – conclude La Pietra – Il bando del Comune di Roma va deserto, ma secondo il Comune la colpa non è del Comune. E’ del Masaf, del Governo, dello Stato e di questo passo arriveremo ad addossare le responsabilità anche alle cavallette, in perfetto stile Blues Brothers?”.