Bruxelles, 20 nov. (askanews) – Programmi nazionali di estirpazione dei vigneti, finanziati con aiuti di Stato, per tenere conto della tendenza al “declino strutturale della domanda” di vino; misure di adattamento e preparazione al cambiamento climatico, tra l’altro riconsiderando il divieto d’uso di un fungicida chimico nella viticoltura biologica, il fosfonato di potassio, e incentivando polizze assicurative accessibili ai viticoltori contro i danni causati dagli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti; e infine facilitare la commercializzazione e la promozione di vini a tenore alcolico basso o nullo, per soddisfare le nuove tendenze nella domanda dei consumatori.
Sono le raccomandazioni più importanti proposte nella bozza del rapporto del “Gruppo di alto livello sul vino”, creato dalla Commissione europea l’estate scorsa per fornire pareri sulle sfide e le opportunità del settore nell’Ue, e riunitosi per la prima volta l’11 settembre. La bozza è stata discussa per la prima volta il 15 novembre, a Bruxelles, dagli “stakeholder”, dalla Commissione e dai rappresentanti degli Stati membri. Il rapporto finale dovrebbe essere approvato nella sua versione finale il 16 dicembre dalla Commissione e dagli Stati
La bozza raccomanda, tra l’altro, che le regioni produttrici di vino presentino dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici con tutte le misure per sostenere il settore in questo quadro, e chiede che il Gruppo di esperti sulla produzione biologica dell’Ue riconsideri il suo parere negativo sull’uso nella viticoltura biologica del fosfonato di potassio, un fungicida sistemico che potrebbe essere utile in vista delle mutate condizioni climatiche.