Roma, 19 nov. (askanews) – La Regione Piemonte, insieme all’Arpa, ha “individuato le soluzioni tecniche e giuridiche che già a breve potranno dare seguito” alle richieste avanzate da Coldiretti e per le quali l’associazione di categoria ha manifestato oggi con una folta delegazione davanti a Palazzo Lascaris.
La protesta di Coldiretti richiedeva alla Regione di eliminare la misura che dispone l’obbligo di copertura dei cumuli in concimaia e delle vasche di stoccaggio dei liquami prodotti dagli allevamenti, e di consentire l’abbruciamento degli sfalci vegetali nelle zone di pianura e collina anche nei 9 mesi l’anno in cui è proibito dalle norme europee. Lo stoccaggio di concimi e liquami e la pratica dell’abbruciamento presentano infatti un significativo impatto sull’emissione nell’atmosfera di gas climalteranti e sono sottoposti per questo a una rigida normativa europea, con il rischio di procedure di infrazione per la Regione che non dovesse attenersi ai limiti prescritti.
“Per entrambi – si sottolinea in una nota – i problemi sono state individuate soluzioni praticabili sia sotto il profilo tecnico che giuridico, e sono state illustrate alla delegazione di Coldiretti dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e da quello all’Ambiente Matteo Marnati, insieme al direttore regionale dell’Ambiente Angelo Robotto e al direttore Arpa Secondo Barbero”.
L’assessore Bongioanni ha spiegato che l’incontro di oggi” è stato molto proficuo perché ha evidenziato criticità su cui, come Giunta regionale, stavamo riflettendo da tempo come l’impatto delle prescrizioni ambientali sul mondo agricolo. Ferma la premessa che l’imprenditore agricolo è il primo custode del territorio e noi dobbiamo sostenere l’impresa agricola in tutte le modalità possibili, abbiamo convenuto assieme al collega Marnati una serie di iniziative che andranno sicuramente a favore del mondo rurale”.
Fra queste, la possibilità di autorizzare l’impiego di sistemi innovativi che consentiranno di evitare il ricorso alle coperture. Sugli abbruciamenti, “essendo io l’autore delle due leggi regionali che ne hanno regolamentato l’impiego – ha aggiunto – è una grande soddisfazione poter applicare anche ad essi il meccanismo del semaforo Arpa, già attivo per gli sforamenti dei PM10, con una semplice delibera di Giunta non appena approvato il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria”.