È quello che emerge dal Rapporto Strategico 2024 del Centro Economia Digitale (CED), uno dei più autorevoli “think tank” italiani, presentato oggi nella Sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del Sottosegretario di Stato al MAECI Maria Tripodi e ha visto la partecipazione di esponenti di alto livello imprenditoriale, con la moderazione dei giornalisti Manuela Perrone (Il Sole 24 Ore) e Giorgio Rutelli (AdnKronos).
«In un mondo sempre più complesso e iperconnesso, caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e di intensificazione della competizione per il raggiungimento di una supremazia tecnologica, economica e militare – ha dichiarato Rosario Cerra, Fondatore e Presidente del CED – l’obiettivo di questo Rapporto è quello di evidenziare, sia per le Aziende sia per gli Stati, il potenziale di un approccio di tipo coopetitivo. Nonostante, infatti, che tra le Aziende e tra gli Stati vi sia sempre più competizione, queste entità non possono fare a meno di collaborare in certi ambiti. Bisogna però essere capaci di farlo per evitare di essere il soggetto che all’interno di una relazione coopetitiva ci perde. Dalle analisi condotte, arricchite dai contributi delle aziende socie del CED, è emersa l’importanza di formare competenze specifiche in ambito gestionale e diplomatico per supportare la gestione di relazioni coopetitive complesse. Incentivi pubblici, crediti d’imposta e consorzi tra aziende sono suggeriti per stimolare l’adozione di tecnologie avanzate, soprattutto in settori cruciali come la transizione digitale ed energetica».
La ricerca del CED, basata su un campione di circa 2.000 imprese globali, dimostra che la Coopetizione è in forte crescita: sono 15.000 i casi di collaborazione tra aziende competitor registrati dal 2003 al 2022; il numero di brevetti collaborativi è aumentato del 159%, con una quota che è quasi raddoppiata sul totale dei brevetti (+82%). Settori come Salute, ICT ed Energia guidano questa applicazione, evidenziando come l’innovazione collaborativa sia cruciale e necessaria per competere sui mercati globali. A livello internazionale la collaborazione tra Stati Uniti e UE rimane fondamentale, nonostante la crescita delle co-brevettazioni con Cina e India
Il rapporto affronta anche le dinamiche geopolitiche, proponendo la nozione di Sovranità Tecnologica Coopetitiva: una strategia per mezzo della quale gli Stati competono per la leadership tecnologica ma collaborano nella generazione di tecnologie critiche, fondamentali per la sicurezza economica ma anche per l’autonomia strategica.
«Il Rapporto di quest’anno è un manuale d’uso per C-Level, Top Manager e Policy Maker – ha concluso Cerra – e dimostra che collaborare, persino tra competitor, non è solo possibile ma necessario per costruire un futuro più resiliente e sostenibile».
Il rapporto propone dunque un modello di governance per integrare la Coopetizione nelle politiche nazionali ed europee, con strumenti quali gli incentivi pubblici alla ricerca congiunta, consorzi tra competitor e un approccio antitrust innovativo, bilanciando collaborazione e tutela del mercato. La diplomazia scientifica e tecnologica e le sinergie pubblico-privato sono identificate come leve strategiche per garantire la sovranità tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione Europea.
Fondamentale il contributo degli Amministratori Delegati delle aziende partner del CED, i cui delegati hanno arricchito il dibattito al MAECI – di seguito alcuni incisi dei loro interventi – con best practices e prospettive operative.
Giulia Gasparini; EMEA South SMB Area Lead AWS: «La collaborazione tra concorrenti nell’ambito del cloud può accelerare l’innovazione mantenendo una sana competizione. Attraverso consorzi e ambienti collaborativi condivisi, possiamo superare gli ostacoli all’adozione del cloud per le PMI, garantendo al contempo che l’Italia rimanga competitiva nel panorama tecnologico globale. In questo contesto, il Centro Economia Digitale svolge un ruolo cruciale nel promuovere la Coopetizione, creando un ambiente favorevole per la crescita delle PMI italiane». Fabio Florio, Director of Business Development & Manager of Cisco Innovation Center: «La Coopetition può portare a benefici reciproci, come la condivisione di risorse, tecnologia o accesso al mercato, utili a stimolare l’innovazione e la crescita. È fondamentale bilanciare cooperazione e competizione per massimizzare i benefici senza compromettere il proprio vantaggio competitivo nel massimo rispetto delle normative legali e degli standard etici».