Milano, 16 nov. (askanews) – La Commissione elettorale centrale ha annunciato i risultati finali delle elezioni legislative nonostante le differenze di opinione tra i membri della Commissione stessa e gli appelli dei membri dell’opposizione a non apporre il timbro sui risultati delle “elezioni truccate”. Secondo la Commissione elettorale centrale i risultati ufficiali sono: Sogno georgiano ( attuale partito al governo ) – 53,93%; Coalizione per il cambiamento – ( Ahali + Girchi – Più libertà + Droa ) 11,03%, Unità – per salvare la Georgia – 10,17%5 ( Movimento nazionale unito + Strategia Agmashenebeli ); Georgia forte ( Lelo per la Georgia + Per il popolo + Cittadini + Piazza della libertà ) – 8,81%; Per la Georgia ( guidato dall’ex primo ministro GD Giorgi Gakharia ) – 7,78%. La prima sessione del Parlamento si terrà entro 10 giorni dall’annuncio odierno.
L’ambiente nel quale è stato fatto l’annuncio sarebbe tuttavia tutt’altro che sereno. Una lite verbale sarebbe scoppiata tra un membro della commissione dell’opposizione Davit Kirtadze e il presidente Giorgi Kalandarishvili. Kirtadze, prima di essere espulso dalla sala, lo avrebbe definito una “macchia nera” nella storia georgiana in un apparente riferimento alle macchie nere sull’altro lato della scheda elettorale che violavano la segretezza del voto e diventavano un simbolo delle elezioni del 26 ottobre tra i manifestanti: gli avrebbe anche lanciato vernice nera addosso.
Il 26 ottobre la Georgia ha votato per il Parlamento di 150 membri. Sono state le prime elezioni completamente proporzionali in Georgia, con una soglia del 5%. Sono state anche le prime elezioni elettroniche, con circa il 90% degli elettori che hanno espresso il proprio voto tramite dispositivi elettronici installati nei seggi elettorali.
Le organizzazioni di osservatori locali parlano di brogli “su larga scala” e chiedono l’annullamento dei risultati ufficiali. Secondo loro, il presunto schema di brogli includeva, tra le altre cose, la confisca delle carte d’identità degli elettori prima delle elezioni, ostacoli artificiali per gli osservatori elettorali indipendenti, nonché molteplici casi di voto fraudolento e molteplici voti espressi da individui che lavoravano con gli osservatori del Sogno georgiano e funzionari elettorali affiliati al partito.
L’OSCE/ODIHR ha condiviso la sua prima valutazione preliminare, affermando che le elezioni ” si sono svolte in un contesto di radicata polarizzazione, segnato da preoccupazioni sulla legislazione recentemente adottata, sul suo impatto sulle libertà fondamentali e sulla società civile”.
La presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha respinto i risultati delle elezioni e ha chiesto un’indagine immediata sulle frodi elettorali. L’opposizione nega la legittimità delle elezioni, annunciando proteste senza sosta per chiedere nuove elezioni. I leader dell’opposizione hanno annunciato un piano che consiste in: 1) Informare tutti i cittadini georgiani sulle frodi, gli inganni e le macchinazioni utilizzate dal Sogno Georgiano per rubare le elezioni. 2) Garantire che i partner internazionali non riconoscano le elezioni truccate. 3) Continuare la resistenza democratica, l’attivismo civico e le proteste di piazza.
I partner internazionali della Georgia, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea, hanno chiesto un’indagine internazionale indipendente sulle violazioni elettorali e hanno affermato che queste elezioni allontanano la Georgia dall’UE e dalla NATO.