Varsavia, 14 nov. (askanews) – Si è aperta il 13 novembre, presso la struttura Expo XXI di Varsavia, la fiera “Rebuild Ukraine”, evento collettivo organizzato con il supporto delle autorità ucraine e polacche, dedicato alle prospettive di ricostruzione dell’Ucraina nel medio e lungo periodo. La presenza italiana si caratterizza non solo per l’ampio padiglione istituzionale, realizzato dall’Agenzia ICE, in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ma anche per l’incontro propedeutico svoltosi stamattina all’Ambasciata d’Italia in Polonia.
“L’Italia sta giocando un ruolo da protagonista nella pianificazione di una prossima ricostruzione dell’Ucraina” ha esordito l’Inviato Speciale della Farnesina per la Ricostruzione dell’Ucraina, Min. Plen. Davide La Cecilia spiegando che: “l’Italia non solo ospiterà il grande forum internazionale sull’Ucraina del prossimo 10-11 luglio 2025, ma è già concretamente attiva con la progettazione del masterplan della città portuale di Mykolaiv e con i piani di restauro e conservazione della città di Odessa”.
Il plenipotenziario per la Ricostruzione dell’Ucraina del governo polacco Pawel Kowal ha invece sottolineato il fatto che “l’auspicata fine della guerra non porterà solo la necessità di una ricostruzione di infrastrutture ma di una vera e propria trasformazione e innovazione del Paese anche a livello istituzionale e amministrativo”.
Far ripartire l’Ucraina, che secondo gli intervenuti potrebbe avere un valore complessivo di 550 miliardi di euro, è anche una opportunità importante per le aziende italiane.
“Eventi come questo si inquadrano in un percorso teso a favorire le imprese italiane che intendono operare in Ucraina. Il nostro Paese”, ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia in Polonia Luca Franchetti Pardo “è impegnato in molti modi a sostegno dell’Ucraina, con forniture di vario genere e con l’organizzazione di diverse iniziative anche come membro del G7. In questo senso credo che le imprese italiane che mirano ad operare in Ucraina possano in qualche modo avvalersi dell’esperienza delle aziende italiane che operano in Polonia alcune delle quali hanno già competenza sul territorio ucraino”.
Importante si rivelerà sicuramente lo strumento di conoscenza dato dalla sezione del portale Export.gov.it dedicata al Sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina, che offre una serie di dati, notizie, informazioni e collegamenti utili ad approfondire aspetti rilevanti per chi desidera affacciarsi sul mercato ucraino o investire nel Paese”.
I direttori delle Agenzie ICE di Varsavia, Roberto Cafiero, e Kiev, Tony Corradini, hanno poi snocciolato i dati dell’interscambio, fortissimo quello ben noto tra Polonia e Italia (35 miliardi di eu) e buono nonostante il conflitto in corso l’export italiano verso l’Ucraina – 1,246 miliardi di euro nei primi 6 mesi del 2024 – mentre le importazioni dall’Ucraina ammontano a 1,161 miliardi di euro. Prima della guerra l’interscambio Italia-Ucraina era di oltre 5 miliardi di euro.
L’Italia è il settimo mercato di destinazione dell’export ucraino e il sesto fornitore del Paese, i principali prodotti scambiati sono: macchinari, abbigliamento, tabacco, bevande (import dall’Italia) e cereali, oli vegetali, prodotti siderurgici (export verso l’Italia). Quanto agli investimenti, lo stock al 2023 di IDE netti italiani nel paese è di 480 milioni di euro.
La manifestazione “Rebuild Ukraine” si articola in due giornate di conferenze e incontri dedicati ai settori d’interesse: costruzioni e infrastrutture, riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione, impiantistica, trattamento delle acque, sminamento, energia (generazione e trasmissione/trasformazione), nucleare e trattamento delle scorie, energia verde, efficienza energetica, Oil&Gas (upstream, midstream, downstream), industria del carbone, ecologia e ambiente.
Il Padiglione istituzionale italiano ospita AICE, ANIMA, ANCE, ANIE, CNA, Confcooperative, la Camera di Commercio e dell’Industria italiana in Polonia, Confindustria, Confindustria Polonia, Federunacoma, FINCO, FINEST, OICE, SACE, SIMEST-Gruppo CDP, UCIMU, UCSI, quali soggetti aggregatori e portatori di interessi diffusi. La presenza istituzionale italiana alla manifestazione ha una rilevanza strategica particolarmente significativa: esprime la volontà del governo italiano di rappresentare in modo tangibile il potenziale di contributi e operatività del nostro Sistema Paese. L’obiettivo delle azioni realizzate, dall’Agenzia ICE, attraverso gli Uffici di Varsavia e di Kiev, in accordo con l’Ambasciata d’Italia a Varsavia, è di facilitare l’incontro delle realtà imprenditoriali e degli investitori italiani con i rappresentanti ucraini della Pubblica Amministrazione, delle aziende pubbliche e delle imprese private, nell’ottica di incrementare la presenza di operatori economici italiani in Ucraina e di riscontrare le esigenze ucraine, così da poter elaborare strategie di cooperazione economica e commerciale. In occasione della International Conference on Ukraine Reconstruction a Varsavia l’azienda 3TI progetti, associata alla confindustriale dell’ingegneria OICE, ha firmato con la Municipalità di Myrhorod un Memorandum of Understanding per lo sviluppo del progetto di ricostruzione di una scuola di infanzia.